Cosenza

Domenica 24 Novembre 2024

Resta in carcere l’autore della strage di S. Lorenzo del Vallo

Carcere a vita. L’ultima speranza coltivata da Luigi Galizia, 44 anni, di sfuggire all’ergastolo s’infrange con la sentenza emessa, l’altra sera, dalla prima sezione penale della Corte di Cassazione. I giudici di legittimità hanno respinto il ricorso straordinario prsentato dall’avvocato Cesare Badolato, legale del 44enne, che contestava la contradditorietà delle motivazioni contenute nel verdetto emesso nei confronti del suo assistito il 7 dicembre dello scorso anno. Con quella decisione la Corte capitolina aveva reso definitva la condanna dell’imputato alla massima pena prevista dal nostro ordinamento. Luigi Galizia è stato ritenuto responsabile della cosiddetta “strage del cimitero” avvenuta il 30 ottobre del 2016. L’uomo uccise per vendetta Edda Costabile, 77 anni e la figlia, Ida Attanasio, 53, che erano intente a pregare nella cappella di famiglia all’interno del camposanto di San Lorenzo del Vallo. La duplice feroce esecuzione venne compiuta dall’odierno ergastolano - secondo quanto ricostruito nei diversi gradi di giudizio - per vendicare la uccisione del fratello, Damiano, avvenuta all’interno di un appartamento di Rende, nell’aprile dello stesso anno, per mano di Franco Attanasio, agente immobiliare e rispettivamente figlio e fratello delle due donne assassinate. Il corpo di Damiano Galizia, avvolto in un tappeto, venne fatto ritrovare dallo stesso omicida che rese piena confessione agli investigatori della Mobile di Cosenza. L’uomo spiegò di aver ucciso Galizia al culmine dell’ennesima lite scoppiata perchè l’ucciso pretendeva la restituzione di una somma di denaro. Una somma che aveva dato in prestito all’agente immobiliare con cui aveva da tempo un rapporto di amicizia. Attanasio venne aggredito fisicamente da Galizia - questo il suo racconto - e reagì sparando con una pistola che deteneva legalmente perchè frequentatore abituale di un tirassegno.

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