Emergenze Otorino e Bronco-Pneumologia. La prima decade di settembre, infatti, non ha riservato il necessario potenziamento della pianta organica dell'ospedale “Pasquale Ferrari”, rimasto nella condizione di dover superare le emergenze pre-estive attraverso un assestamento divenuto ormai normalità operativa. Tanti i sacrifici fatti, ma l'impegno degli operatori sanitari non ha definito alcuni problemi chiave, ossia la quasi chiusura dell'Otorino e l'emergenza medici della Pneumologia. I due presidi sarebbero a rischio chiusura: all'Otorino due medici stanno per completare la loro opera. Stesso discorso per la pneumologia con la pianta organica sempre bisognosa di nuovo personale medico e infermieristico. Altre emergenze sono in gestazione nella Neurologia e Gastroenterologia. Va da sé che i problemi sono di lunga data. Tutti necessiterebbero di interventi immediati che siano capaci di affrontare le liste d'attesa e la “fame” di sanità mostrata da un comprensorio particolarmente interessato ai servizi (anche ambulatoriali) dell'ospedale spoke di Castrovillari. Al netto delle lavorazioni che starebbero per essere portare al Pronto Soccorso (previsti lavori di restyling), si è sempre mosso poco o nulla per quanto riguarda la ripresa dell'Ortopedia-Traumatologia. L'unità operativa è stata chiusa nel 2014. Qualche anno dopo è stata parzialmente riaperta grazie ad un primario e medici che non ci sono più, e questo nonostante i concorsi effettuati per coprire questo importante presidio di salute. Qualche mese fa, tra l'altro, è stata annunciata la nuova creazione dell'equipe medica per arrivare alla ripresa dei ricoveri in Ortopedia. Ma negli ultimi mesi poco è stato mosso dall'Asp per arrivare alla ripresa dei ricoveri. Da rilevare che tutte le unità operative sarebbero “eccellenti” se solo potessero contare sul personale necessario al funzionamento del sistema. Un forte rafforzamento del personale - se attuato - produrrebbe quel salto di qualità nei servizi.