Cassano, acquedotto e rete distributiva dei Laghi di Sibari: confermato lo stato di abbandono e la necessità di interventi urgenti
Si è tenuto nella giornata di ieri il sopralluogo al quale hanno partecipato il Sindaco Giovanni Papasso, gli ingegneri del Comune di Cassano Luigi Serra-Cassano (responsabile dell’Area Tecnica) e Antonio De Marco, e i tecnici esperti del progettista e dell’impresa che si occuperà della gestione temporanea e del ripristino della piena funzionalità dell’impianto di potabilizzazione del complesso nautico sibarita. Si tratta dell’ingegnere Maurizio Gimigliano e dell’impresa specializzata nel trattamento di acque e impianti Teodoro D’Ambrogio. Presenti all’ispezione anche il vicesindaco Antonino Mungo e il consigliere comunale Antonio Strigaro oltre al responsabile della squadra manutenzione Peppino Perri. Dal sopralluogo è emerso chiaramente come l’impianto versi in uno stato di abbandono, che ci sono problemi ed è necessario e improcrastinabile un intervento. «Chiaramente – ha sottolineato il Sindaco Papasso – abbiamo chiesto agli esperti una relazione dettagliata sugli interventi per la messa a norma e la messa in funzione. Un documento di cui daremo comunicazione alla stampa e ai cittadini perché tutto deve svolgersi alla luce del sole senza strumentalizzazioni e secondo la massima trasparenza». Questo primo controllo, secondo il giudizio dei presenti, conferma le tesi che lo avevano preceduto «abbiamo fatto bene a intervenire – ha insistito il primo cittadino a margine della visita –perché si è constatato come, nonostante siano passati tre anni dalla ordinanza, l’impianto è abbandonato. Non lo dico io, ce lo hanno detto i tecnici che ora analizzeranno pezzo per pezzo l’impianto e produrranno una dettagliata relazione. Man mano che si andrà avanti faremo sapere tutto ai cittadini e ai residenti proprio per far capire che non c’è nessun retropensiero politico su questa acquisizione ma solo la necessità di agire per il bene dei residenti e degli utenti dei Laghi di Sibari». Per Papasso spiace aver trovato l’impianto in uno «assurdo stato di abbandonato. Se avessimo avuto qualche dubbio su quanto deciso nelle scorse settimane – ha rimarcato – dopo il parere degli esperti e il sopralluogo di oggi ce li hanno tolti tutti. Gli ingegneri hanno evidenziato l’assenza di una logica nel ciclo di potabilizzazione e un uso smodato di cloro alla fine del ciclo stesso come se questo fosse la panacea di tutti i mali. In ogni caso ora abbiamo affidato loro la gestione temporanea dell’impianto per i primi interventi e per una analisi dettagliata che ci consegneranno. Appena la avremo daremo altri aggiornamenti. Intanto i residenti e i cittadini stiano tranquilli: siamo intervenuti per risolvere il problema e lo faremo come abbiamo sempre fatto».