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Parco eolico offshore a Corigliano Rossano, resta alta l’attenzione dopo la protesta dei giorni scorsi

C'è preoccupazione a Corigliano Rossano e sul territorio per il progetto della realizzazione di un parco eolico nelle acque antistanti la costa ionica cosentina.
Come annunciato domenica scorsa si è tenuta una manifestazione simbolica civile e pacifica dal titolo “un tuffo contro le pale difendiamo gli ecosistemi per le future generazioni a difesa del territorio e del paesaggio naturale che potrebbe essere minacciato da questi progetti industriali legati alle energie rinnovabili”.
Dinanzi allo specchio d'acqua della località della Madonnina a Schiavonea si sono riuniti più di un centinaio di persone con in testa il vicesindaco di Corigliano Rossano, Giovanni Pistoia, il vicesindaco di Acri, Mario Bonacci, nonché una serie di movimenti e associazioni tra cui il coordinamento “Giù le mani dal porto”, il già presidente del Wwf Sila Greca Fabio Menin, l'associazione di promozione sociale "Unione è Forza" con il presidente Giovanni Battista Dima e altri associati, l'associazione di protezione civile "Le Aquile" con il volontario Ernesto Borromeo, rappresentanti del Comune di Acri e altri sodalizi operanti sul territorio.
«Non abbiamo nessuna avversione di principio verso il sistema eolico», ha dichiarato il vicesindaco Pistoia. «Quello che condanniamo – ha proseguito – è l’atteggiamento irrazionale e inconsapevole, che non coinvolge le autorità locali e ignora il paesaggio. Non si capisce perché questa regione debba continuare a pagare un prezzo salatissimo. Non possiamo permettere che la Calabria venga considerata una regione da desertificare o una pattumiera d’Italia».

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