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Imprenditori sotto attacco a Corigliano Rossano, danneggiate sei aziende agricole: decine di alberi di agrumi "falciati"

In meno di una settimana sono state recise centinaia di piante: solidarietà e indignazione da parte di Confagricoltura e Coldiretti

Ad essere sotto attacco adesso è il settore dell’agricoltura. Salgono a 6 i proprietari di fondi agricoli vittime di azioni che hanno danneggiato gli alberi di agrumi pronti per la raccolta. Dopo lo sfregio nel terreno del presidente di Coldiretti giovani Enrico Parisi a Rossano, nei giorni scorsi ad essere colpite con il medesimo metodo del taglio e danneggiamento degli alberi sono state cinque aziende i cui terreni ricadono nella zona denominata Timparella nell’area urbana di Corigliano. Tutti hanno subito denunciato l’accaduto ai carabinieri del Reparto Territoriale di Corigliano Rossano, diretto dal colonnello Marco Filippi, i quali hanno avviato le relative indagini sui singoli episodi che potrebbero anche configurarsi come atti intimidatori, ma ancora è presto per definire i contorni di una azione che resta comunque grave e si va ad inserire in un contesto già difficile come quello delle aziende agricole che operano nel nostro territorio alle prese quotidianamente con mille difficoltà.

Sui recenti episodi sono intervenuti, con parole ferme di condanna e di solidarietà, sia l’Unione degli Agricoltori di Cosenza che Coldiretti Calabria che denunciano un problema di “sicurezza” per le aziende agricole e respingono la violenza di atti intimidatori come questi. Confagricoltura si è detta indignata per gli atti vandalici operati alle aziende agricole di Corigliano: «Piante giovani di agrumi, pronte per la raccolta, sono state brutalmente recise con il chiaro intento di creare danni agli imprenditori proprietari dei terreni. Per la presidente Paola Granata ed il direttore Giuseppe Adduci quanto avvenuto assume il significato di una intimidazione ed evidenzia la pesante presenza della criminalità sul territorio, più volte denunciata in passato da Confagricoltura. Il problema della sicurezza delle aziende agricole, spesso situate in zone isolate, aggiungono, necessita di una intensificazione dei controlli e della vigilanza da parte degli organi preposti: occorre salvaguardare un comparto di grande importanza economica e sociale per il territorio coriglianese e la regione tutta. La Calabria che vogliamo – afferma la presidente Granata – è fatta di onestà e trasparenza.

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