La Procura della Repubblica di Lagonegro ha dissequestrato, per la competenza sull'inchiesta, la pista ciclopedonale che da Morano conduce a contrada Campotenese. Si tratta di due chilometri di tracciato che, per circa due anni, sono stati sbarrati per la caduta di un piccolo quantitativo di calcinacci dalla volta di una galleria di oltre centro anni. Il provvedimento venne irrogato dalla Procura della Repubblica di Castrovillari. Tutto dopo la denuncia querela di un utente che, qualche settimana dopo l'inaugurazione della stessa pista, rimase colpito dai questi detriti e decise di proporre, attraverso il proprio legale, la denuncia del fatto. Il provvedimento sanzionatorio venne eseguito dai Carabinieri della Stazione di Morano Calabro unitamente ai vigili del fuoco del Distaccamento di Castrovillari. Allo stato – va detto – la pista ciclopedonale, in particolare proprio il secondo tratto che va da contrada Terrarossa a Campotenese, rappresenta il punto forte di una infrastruttura turistica interamente dedicata alla mobilità dolce o assistita. Il primo tratto della pista parte dall'autostazione di Castrovillari. Il secondo tratto, quello interessato dal dissequestro, riguarda tutta la salita della Dirrupata, mentre il terzo è in fase di allestimento e andrà a collegare Campotenese a Mormanno, ma anche Laino Borgo e la Basilicata. L'opera è importante perché sarà capace di attirare un maggior numero di utenti. Soprattutto gli amanti della bicicletta e coloro i quali si muovono su tutto l'arco della Ciclovia dei Parchi naturali Calabresi.
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