Da un lato c’è chi ancora rinuncia a un incarico annuale per docente nelle scuole del Cosentino, dall’altro i tanti precari che hanno sinora mancato la cattedra e continuano ad aspettare e sperare che prima o poi arrivi la convocazione sperata. Magari proprio grazie a quelle rinunce che dovranno portare a un ulteriore turno di nomina da parte dell’Ambito territoriale provinciale (Atp) per coprire le caselle rimaste vacanti. Sono pochi, sinora, ma ci sono. Nelle prossime settimane potrebbero essere integrate da ulteriori posti di Sostegno in deroga concessi dall’Ufficio scolastico regionale su richiesta dei vari Atp sollecitati dai singoli presidi ai quali, a loro volto, hanno chiesto aiuto i familiari delle studentesse e degli studenti con disabilità. Intanto, parallelamente, proseguono le convocazioni dei dirigenti scolastici per quanto riguarda le supplenze brevi. Sono tante anche in questi giorni.
Furbetti del bonus docente
Continua ad arrivare a vari docenti la convocazione da parte parte dell’Ufficio procedimenti disciplinare dell’Ambito territoriale provinciale per valutare eventuali provvedimenti disciplinari. Si comincerà a fine mese e si proseguirà per giorni, almeno sino a metà novembre. Sono infatti scaglionati in vari gruppi e possono essere assistiti da un procuratore o da un rappresentante sindacale. Si tratta complessivamente di circa trecento docenti finiti nei guai poiché avrebbero utilizzato in maniera impropria i cinquecento euro garantiti ogni anno dalla Carta del docente. Sono stati indagati nel febbraio 2023 in un’inchiesta di procura e guardia di finanza. In base a quanto ricostruito da investigatori e inquirenti, avrebbero acquistato elettrodomestici, condizionatori d’aria, televisori e smartphone di ultima generazione invece che quanto previsto e rigidamente fissato dalla legge. Il bonus annuo erogato dallo Stato è infatti destinato all’aggiornamento professionale e quindi spendibile per l’acquisto di software, hardware, libri di testo, iscrizione a corsi di laurea o master, biglietti di musei, iniziative di arricchimento culturale o altre cose variamente legate alla professione docente. Invece, grazie alla complicità del titolare di una società operante a Cosenza sotto l’insegna di una nota catena di distribuzione preposta alla vendita di elettrodomestici e altri dispositivi elettronici, anch’egli finito sotto inchiesta, i prof furbetti avrebbero agevolmente aggirato le disposizioni statali.
Tutti a Lamezia
Non sono pochi i docenti cosentini convocati per il 30 ottobre a partire dalle 14:30 presso il Polo tecnologico industriale ed artigianale avanzato di Lamezia Terme per la prova scritta del concorso mirato al reclutamento di nuovi dirigenti scolastici. Complessivamente, in tutta la Calabria, si tratta di sessantaquattro aspiranti presidi, in gran parte selezionati dalla prova preselettiva svoltasi lo scorso maggio. Ma ci sono pure candidati ammessi ugualmente poiché beneficiari della legge 104 del 92. Si sfideranno a colpi di legislazione scolastica e pedagogia, dettami costituzionali e sapienza didattica per conquistare uno degli undici posti in palio.