Un’alleanza nel nome dell’accoglienza. L’hanno sottoscritta Alieu, Mory e Omar assieme al parroco della chiesa “Sant’Antonio” di Rende fra Luigi Loricchio e al direttore dell’ufficio Migrantes dell’arcidiocesi di Cosenza-Bisignano Pino Fabiano per una nuova esperienza di terza accoglienza nel progetto #allargalospaziodellatuatenda.
I tre ragazzi hanno trovato casa in un alloggio individuato con l’aiuto della parrocchia di Commenda affinché possano proseguire in un cammino di autonomia e indipendenza che si muova verso un’integrazione reale e vada oltre la semplice ospitalità. Ecco perché è denominata di terza accoglienza. Priorità è riservata a persone che vivono situazioni di particolare vulnerabilità nel nostro paese, per varie ragioni. Ancora, famiglie con bambini piccoli o giovani migranti nei maggiorenni, come Alieu, Mory e Omar. Parallelamente si lavora a livello parrocchiale perché la comunità li senta parte integrante e non solo ospiti da aiutare con cibo e abiti.
Attenti alla paura
«Il primo anno il fitto lo paga la parrocchia, dopodiché il contratto viene intestato direttamente all’inquilino. Ormai cominciano a essere molti li esperimenti avviati da tempo e non c’è stato alcun problema. Il sistema funziona», spiega Pino Fabiano.
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