È il giorno delle repliche, degli interventi , delle precisazioni e per alcuni dell’amarezza, ma è anche il giorno in cui si terrà il consiglio comunale sulla vicenda del progetto di investimento della Baker Hughes nel porto di Corigliano. L’assise convocata giorni fa dalla presidente Rosellina Madeo, si tiene oggi pomeriggio alle 17, in sessione straordinaria ed in prima convocazione, il nella Sala delle Adunanze Consiliari, in Piazza SS. Anargiri nel centro storico di Rossano. Ma il civico consesso si riunirà dopo che il colosso multinazionale ha annunciato il ritiro del progetto e del relativo investimento di 60 milioni di euro. Su cosa ci si confronterà ancora non è dato sapere, anche se altra carne al fuoco è stata messa da Andrea Agostinelli presidente dall’Autorità di Sistema dei Porti del Tirreno Meridionale che nel sua conferenza stampa di sfogo e precisazione ha chiaramente detto che è stata la politica a non far decollare il progetto e non certo le procedure, dando un arrivederci alle istituzioni locali alla conferenza dei servizi del prossimo novembre per discutere delle conformità urbanistiche de mercato ittico. Da qui ci sono state ulteriori reazioni. La prima quello dello stesso sindaco Flavio Stasi: «Dopo i video, le note, sono arrivate persino le conferenze. Non quelle dei servizi, ma quelle stampa. Speravo servissero per annunciare qualcosa di importante, ed invece leggo che il tempo di una importante istituzione nominata è stato impiegato ancora per cercare di scaricare le proprie responsabilità su istituzioni elette. Se in questi anni ci fosse stata per gli atti concreti metà dell’impegno profuso in comunicazione su questa vicenda, a quest'ora non avremmo solo Baker Hughes nel porto: avremmo anche la banchina crocieristica, il diporto, l’alaggio e varo ed un centro commerciale». Attacca Stasi anche la consigliera comunale e regionale Pasqualina Straface: «Le responsabilità sono solo del sindaco di Corigliano Rossano, che gioca allo scarica-barile, mentre i giovani emigrano per lavoro. Non ha saputo gestire neppure questa straordinaria occasione di sviluppo per la nostra Città e per l’intera Calabria. Ha fatto tutto da solo, come al suo solito, senza alcun coinvolgimento e confronto. Se la Baker Huges ha deciso di ritirarsi, come la stessa famosa multinazionale ha dichiarato sin da subito, ciò è accaduto soltanto perché, col ricorso straordinario al Capo dello Stato, è stato dato un messaggio chiaro di ostilità da parte del territorio ad un investitore internazionale che non si è più sentito accettato».