Più d’una incursione. Vandali e ladri hanno provocato danneggiamenti (porte divelte, rifiuti sparsi sul pavimento) e perpetrato furti (coperte e lenzuola, materiale elettrico ed altro) nel secondo piano dell’ospedale “Santa Barbara”, da tempo privo di vigilanza pomeridiana e notturna. In questo secondo piano, dovevano trovare posto l’Hospice e una struttura di Cure palliative. Non se ne è fatto nulla, malgrado l’adeguamento dei locali, l’allestimento dei posti letto regolarmente dotati di impianti di ossigenoterapia e la dotazione di strumentari sanitari e materiali utili alla gestione dei reparti e degli ambulatori, anni fa ospitati nello stesso secondo livello del presidio ospedaliero. Nonostante il collaudo, l’intero secondo piano, pronto all’uso, non è mai stato utilizzato, se non nella seconda ondata del Covid, allorquando il “Santa Barbara” fu interamente, nei suoi tre piani, individuato come ospedale d’emergenza. Poi, stop. Non solo. Gli ambulatori non sono mai stati ripristinati, nonostante i roboanti impegni assunti dall’Azienda ospedaliera di Cosenza. E non si capisce il perché, considerato il fatto che l’intera struttura ospedaliera, personale compreso, sia stata ritenuta ideone a disimpegnare l’emergenza Covid, rivelandosi preziosissima per alleggerire i carichi dell’ospedale di Cosenza, costantemente al colmo della capienza per l’intera fase pandemica.