L’albergo Bologna è il primo di quei frammenti di storia che da piazza Valdesi risalgono e si compongono dentro la città vecchia. Sono porzioni di un quartiere che conserva viva l’impronta della storia, un pezzo di città che ha conservato la sua anima, nonostante l’insidia del degrado che avanza. Una storia che continua ad arricchirsi di nuovi capitoli. L’ultimo è stato scritto dall’Ordine degli Ingegneri e da Palazzo dei Bruzi con l’acquisizione dello storico albergo che diventerà la nuova casa dei circa seimila ingegneri sparsi in tutto il Cosentino. L’assemblea degli iscritti ha dato mandato all’acquisto dell’immobile. Una decisione che si è resa necessaria per la costante crescita dell’Ordine professionale che è il più numeroso della Calabria e fra i più consistenti d’Italia. La scelta di spostarsi nel centro storico è legata principalmente a motivi d’immagine. E, ovviamente, c’è quel desiderio di partecipare al processo di rigenerazione sociale e urbana della Cosenza più antica.
Soddisfatto il presidente degli ingegneri, Marco Saverio Ghionna, per la fiducia riposta e per l’esito del voto che va verso una patrimonializzazione dell’Ente, anche nell’ottica della salvaguardia degli equilibri di bilancio, dimostrando una grande sensibilità del corpo professionale verso aspetti di rigenerazione urbana e finalità pubblica. «Abbiamo valutato con grande interesse la possibilità dell’acquisizione dell’immobile che rientrava nel piano di alienazioni del Comune di Cosenza. I nostri iscritti hanno pienamente condiviso il grande valore, anche figurativo che gli ingegneri si ritrovino ai piedi della città vecchia. È un modo di dare un contributo ad una rigenerazione che non sarà solo fisica ma anche sociale».
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