Cosenza, c'è un quartiere prigioniero di un incubo da mesi: “Basta fogna nell’acqua potabile”
Un intero quartiere resta prigioniero del suo futuro. Prigioniero del futuro della sua rete idrica che continua a pompare liquido sporco e maleodorante nei rubinetti dell’acqua potabile. «Da quest’estate viviamo nell’incubo. Dai rubinetti arriva quell’odore di cloaca che riempie in fretta la casa. Soprattutto quando apriamo l’acqua calda. Possibile che il Comune in tutti questi mesi non sia riuscito a risolvere una situazione così grave? E nessuno ci ha ancora detto se corriamo pericolo utilizzando l’acqua anche solo per lavarci». Una delle residenti di via Lanzino parla per tutti. Tutti quelli che abitano nel quartiere a Nord della città, quello che si è sviluppato attorno a via Martorelli, dove la gente vive sospesa tra rabbia e angoscia. Negli ultimi giorni è comparso uno striscione con una scritta che riassume la fine della pazienza: «Basta fogna nell’acqua potabile». Il problema è proprio quello: l’acqua è contaminata da mesi. L’avevano già accertato le analisi che un amministratore di condominio aveva fatto eseguire su campioni d’acqua prelevata nel punto d’ingresso nelle cisterne condominiali. Gli esami in laboratorio avevano rilevato la presenza di colonie di Escherichia coli e di batteri coliformi. Dati girati all’Ufficio Igiene pubblica e Medicina preventiva dell’Asp che aveva sollecitato il sindaco Franz Caruso a intervenire. E, dopo la denuncia della Gazzetta del 22 ottobre scorso, Palazzo dei Bruzi era intervenuto con una task force di tecnici e operai. Però, dopo aver sistemato le anomalie alle reti di via Benito Falvo e via Libero Grassi, la squadra s’è “impantanata” in via Martorelli.