Folgorato e carbonizzato. I resti di Fabio Angelo Pettinato, 34 anni, detenuto ai domiciliari, è stato trovato all’interno di una cabina elettrica in viale Crati nell’area del quartiere Vaglio Lise compresa tra la stazione ferroviaria e la Motorizzazione civile.
L’uomo era chiuso all’interno della struttura e il portone metallico d’ingresso serrato dall’esterno con un lucchetto.
Si tratta di un vero e proprio “giallo”. al momento di difficile soluzione. A fare la macabra scoperta sono stati i tecnici dell’Enel intervenuti per verificare le cause del guasto che la rete della zona segnalava proprio in partenza dall’interno della cabina. Immediato l’allarme lanciato alle forze dell’ordine ed ai vigili del fuoco. Sul posto i carabinieri del comando provinciale che hanno compiuto una serie di rilievi con gli esperti del Reparto scientifico. Sono state isolate le impronte digitali presenti sul lucchetto e la porta d’ingresso e tutte le tracce organiche presenti nella piccola struttura nel tentativo di isolare profili genetici utili a eventuali comparazioni.
La vittima, folgorata da una scarica di alta tensione elettrica, era soggetta a controlli quotidiani perché sottoposta a detenzione domestica. La morte, secondo le prime sommarie considerazioni fatte dal medico legale intervenuto sul posto, risalirebbe alla notte precedente al ritrovamento.
Ma che ci faceva Pettinato nella cabina elettrica? Al momento sono tante le ipotesi prese in considerazione: la cosa certa, per gli investigatori, è che non fosse solo. Dopo la scarica di corrente fatale, la persona o le persone che si trovavano in sua compagnia sono fuggite via, richiudendo la porta con il catenaccio. Si tratta di un incidente avvenuto per caso? Oppure c’è dell’altro? È quello che stanno tentando di capire i magistrati inquirenti diretti dal procuratore Antonio D’alessio. Sui resti di Pettinato è stato disposto l’esame autoptico per verificare se vi siano tracce di ferite provocate da corpi contundenti o da colpi di arma da fuoco. La vicenda dal puntiìo di vista investigativo è in opiena evoluzione. I carabinieri del colonnello Andrea Mommo hanno pure acquisito tutte le immagini girate dagli imopianti di videosrveglianza presenti nella zona..
Nella zona della stazione ferroviaria si sono più volte ripetuti, in questi mesi, furti di rame. Il metallo è infatti conduttore di energia elettrica (e non solo). Grande dolore tra i familiari e gli amici della vittima accorsi sul posto dopo il ritrovamento del corpo carbonizzato. Nell’area sono state individuate delle autovetture su cui sono stati compiuti dei controlli per stabilirne il nome dei proprietari. Pettinato, in passato, aveva avuto problemi giudiziari.
FOTO ARENA
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