«Tari 2017 non dovuta per intervenuta prescrizione». Continuano ad arrivare, infatti, nuove sentenze in ordine al periodo di riscossione preso in esame recentemente nella sentenza della Corte dei Conti dell'agosto scorso. Il provvedimento mette in risalto proprio ciò che non sarebbe avvenuto, ossia la riscossione dei tributi che avrebbe contribuito a generare il Dissesto finanziario dell’Ente del 2019. La questione è, in questi giorni, motivo di appello da parte dell'attuale sindaco Lo Polito. L'avvocato Pierangelo De Padova – e questo anche nella veste di ex amministratore della città di Castrovillari – ha messo in risalto la condanna del Comune di Castrovillari «per inadempienza». Lo ha affermato la Corte di Giustizia Tributaria di Cosenza con sentenza del 04.11.2024 n. 7914 /24 a seguito di ricorso avverso accertamento esecutivo Tari emesso dal Comune di Castrovillari nei confronti di un contribuente difeso dall’Avv. De Padova. La Corte ha annullato l’avviso di «Accertamento emesso dal comune di Castrovillari, poiché l’Ente convenuto non ha provveduto a richiedere il pagamento entro i termini di prescrizione quinquennali comunicando ai cittadini contribuenti la richiesta di pagamento attraverso lettera raccomandata con ricevuta di ritorno». Il giudicante ha stabilito nella sentenza che il «Comune al momento dell'emissione dell’atto impugnato era decaduto dal potere di riscuotere l’imposta, anche tenendo in considerazione la sospensione di cui all’articolo 67 del D.L. 18/2024 e pertanto nell’annullare l’atto impositivo ha condannato il comune al pagamento delle spese processuali». Dunque, a questo punto anche «la Tari 2017 viene imposta in molti casi in violazione della legge con conseguenti ripercussioni sui contribuenti cittadini i quali senza ricevere gli atti impositivi sono costretti a subire vessazioni dell’Ente che spesso agisce aggredendo direttamente i conti correnti».