Chiusure in vista per l'Otorino e la Neurologia. Continua ad essere tragicomico, infatti, il quadro della salute dell'ospedale “Pasquale Ferrari” di Castrovillari, sempre più preda del momento di crisi che vive la Sanità nell'area del Pollino, ma anche e soprattutto a livello provinciale, regionale e nazionale. È un vero allarme rosso, quello che emerge dalle ultime indiscrezioni, che vede la Neurologia sempre più senza medici e personale adeguato al funzionamento dell'Unità operativa. Allo stato opera un medico primario con contratto per poche ore al giorno. Il problema è veramente pressante. Perché si trascina da diverso tempo, purtroppo per motivazioni che saranno il frutto di confronto con la Direzione dell'Asp di Cosenza. Sulla stessa scia s'è posizionata anche l'unità semplice dell'Otorino, comparto pieno zeppo di utenti che sperano di trovare risposte ai loro problemi di salute. Anche la pianta organica dedicata agli infermieri e agli oss non è cambiata di molto, con la Chirurgia che soffre maledettamente l'assenza del personale necessario alla stessa pulizia e all'igiene dei degenti. Tra i fattori positivi c'è il solo arrivo di un medico cubano. L'Asp di Cosenza l'ha destinato al reparto che non c'è, vale a dire l'Ortopedia chiusa a giugno del 2014 con conseguenze gravissime per la tutela delle fasce più deboli della società. L'unità sta però facendo qualche passo in avanti. Anche per soddisfare le esigenze di un territorio che aspetta anche la riapertura di questo importante presidio di salute. Resta sul campo l'attività di protesta e sensibilizzazione che sta portato avanti il Comitato territoriale per la tutela della salute nell'area del Pollino e nella Valle dell'Esaro.