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Salari, pensioni e servizi: la Calabria sciopera a Cosenza. I sindacati scendono in piazza ma... divisi

Foto Arena
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Sono circa 5mila le persone - seppure il maltempo abbia scoraggiato più di qualche partenza - arrivate a Cosenza da tutta la Calabria per la manifestazione congiunta Cgil e Uil, espressione dello sciopero generale nazionale contro la manovra. Stamattina presto si sono messi in viaggio circa 30 pullman da ogni parte della regione per esprimere "netta contrarietà alle scelte inique del governo, espresse in questa finanziaria". Alta l’adesione allo sciopero sui posti di lavoro.

Uno sciopero generale, dunque, ma con i sindacati divisi. Il raduno è in piazza Kennedy. Presenti delegazioni da tutta la regione. Non ci sarà invece la Cisl. Il sindacato guidato da Luigi Sbarra non ha aderito all’iniziativa, differenziandosi. Su tutt’altra sponda la Cisal e l’Ugl.

I manifestanti chiedono l’aumento di salari e pensioni, il finanziamento adeguato di sanità, istruzione e servizi pubblici e sollecitano investimenti maggiori a favore delle politiche industriali. Il corteo attraverserà corso Mazzini e in piazza Carratelli vi sarà il comizio conclusivo. Parleranno Mariaelena Senese, segretaria generale della Uil Calabria, e Andrea Borghesi, segretario generale del Nidil Cgil. . Disagi potrebbero registrarsi anche nelle corse dell’Amaco.

Annalisa Assunto, segretaria della Filcams-Cgil, spiega: «Lo sciopero Generale indetto dalla Cgil e dalla Uil a livello nazionale per oggi intende consegnare a quanti sordi e ciechi che ancora parlano di un Italia che sta bene e che cresce la fotografia vera di un paese che ostenta quello che non possiede, ossia riconoscimento ed autorità a livello europeo, ed una imbarazzante forbice tra pezzi di ceto e di Regioni. Ritornati a bomba quei concetti, che si presumevano ormai in parte superati, di classe sociale, di disagio popolare, di emarginazione salariale; un Italia divisa, una Calabria sofferente dove la sanità non offre il servizio adeguato ma costringe la gente a “ fuggire” altrove magari indebitandosi per potersi pagare il viaggio verso la speranza di cure ed assistenza idonee, dove la scuola a causa dei tagli continui sta smarrendo suo malgrado il proprio ruolo di “educatrice”, dove si ha il primato delle pensioni più basse d’Italia, dove i più “fortunati dipendenti” pur lavorando arrancano mensilmente a causa di un inflazione che “mangia” gli stipendi, dove gli impieghi p/time peraltro non offrono alcuna possibilità alle attuali e future generazioni di costruire il proprio futuro».

«In una Calabria che non trova pace fortunatamente non tutti sono arrendevoli; come Filcams Cgildi Cosenza acquisiamo con profonda soddisfazione», afferma Annalisa Assunto «la voglia di vivere domani la piazza di tanti lavoratori; per citare solo alcune aziende presso la Conbipel di Via Panebianco i lavoratori aderiranno praticamente in massa ed anche presso il negozio di Zara in c.so Mazzini è prevista una percentuale di adesione allo sciopero importante. Un segnale incontrovertibile che consegna alle Organizzazioni Sindacali, ma al Governo che con certi numeri dovrà fare i conti, un riconoscimento: quello d’aver intercettato da tempo e molto prima degli altri la difficoltà vera vissuta dalla gente. Il nostro mestiere è stare vicino alle persone, non manchiamo d’essere veicolo di trasmissione dei disagi della collettività e puntiamo oggi e sempre ad essere strumento a sostegno di diritti e rivendicazioni. Sensibilizziamo tutta la città a partecipare allo sciopero e manifestazione perché i problemi che viviamo quotidianamente sono patrimonio di tutti e solo insieme la Calabria e l’Italia possono risollevarsi».

Ecco alcuni dati sull'adesione (LISTA IN AGGIORNAMENTO)

Ecco alcuni dati relativi all’adesione allo sciopero registrata in diverse aziende e settori: Baker Hughes 35%, Ex Arsac Malarotta 50%, UTB 27,6%, Torre di Mezzo 90%, Franco Giuseppe 53,3%, CPL Polistena 60%, Comifar 28%, Meeting Point – Agenzia 66,67%, Itx – Zara Italia 41,82%, Coopeservice App Ospedale Gioia Tauro 86,67%, Mea - Multiservizi Palmi 100%, Btx – Conbipel 87,50%, Hospital Service 66,67%, Ecos Si di Rende 42%, Alli Scarno 33%, Mea Ecologia 50%, Comune Serrastretta 33%, Sielte Reggio 100%, Alfa Gomma 70%, Ital Gas 70%, Enel 55%, Medcenter primo turno 50%, Rai 65%.

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