Continuano i lavori di bonifica e smantellamento delle strutture dell’ormai ex centrale termoelettrica della contrada Cutura dell’area urbana di Rossano, compresi quelli di demolizione delle ciminiere attraverso modalità e tecnologie poco invasive e poco impattanti per il territorio su cui sono state innalzate oltre 50 anni fa. Contestualmente si affacciano le preoccupazioni per il futuro di buona parte dei 50 lavoratori impegnati nelle attività lavorative che, secondo programma, dovrebbero terminare a metà del 2026. Da quel momento, se nel frattempo non interverranno soluzioni per rendere la vasta area produttiva con nuovi insediamenti ed occasioni di lavoro, si presenteranno seri problemi per le oltre 40 famiglie dei lavoratori, quasi tutti monoreddito, che rimarranno senza sostegno economico.
Le preoccupazioni sul futuro lavorativo degli attuali dipendenti delle varie ditte che operano nel cantiere sono state evidenziate, in questi giorni e dopo l’incontro che vi è stato al Comune tra l’amministrazione Stasi, i rappresentanti dei vari comparti dell’Enel ed i dirigenti dei sindacati confederali di Cgil, Cisl e Uil, dal segretario generale Andrea Ferrone della Filcams Cgil comprensoriale Pollino-Sibaritide-Tirreno.
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia