Cosenza

Lunedì 02 Dicembre 2024

Da Salerno a Sibari: l'arresto dello strano turista che era latitante ergastolano

Lo strano... turista. Nell’agosto scorso i carabinieri del Reparto territoriale di Corigliano Rossano hanno arrestato a Cariati l’ergastolano latitante Carmine Alfano, 40 anni, di Salerno. L’uomo, condannato nella veste di mandante dell’agguato di camorra costato la vita il 26 aprile del 2015 in Campania a Armando Faucitano, aveva scelto di fare le “vacanze” lungo la fascia ionica del Cosentino. Una zona nella quale per due decenni, il boss Giuseppe Cirillo, dettava gli ordini, con un marcato accento campano, a un esercito di “picciotti”. Cirillo, originario di Castel San Giorgio, cittadina del Salernitano, s’era insediato a Sibari, creandovi un “locale” di ‘ndrangheta. Il suo braccio destro e successore era il cognato, Mario Mirabile, già referente di Raffaele Cutolo a Salerno, trucidato nell’agosto del 1990 a un incrocio semaforico di Corigliano. I due padrini che non persero mai i contatti con i “compari” della terra di origine dovettero cedere lo scettro di comando al patriarca coriglianese, Santo Carelli. Mirabile, come detto, fu assassinato mentre Cirillo, rimasto senza esercito, decide di collaborare con la giustizia. Un a congiunta di Mirabile, tuttavia, chiede aiuto a Pasquale Galasso nel tentativo di vendicare il parente caduto. E il “mammasantisima” della “Nuova Famiglia” si mostrò disponibile a fornire armi (pure un fucile di precisione). I propositi di vendetta, però, non si realizzarono e i boss calabresi rimasero padroni del campo.

leggi l'articolo completo