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Rende, la palestra contesa da due istituti: ieri assemblea e proposte al “Pitagora”

Studenti, docenti e dirigente hanno avanzato una proposta

Una palestra e due scuole, di ordine e grado differenti, che si “contendono” l’utilizzo della struttura. In mezzo studenti ed alunni, dirigenti e prof. Il Liceo Pitagora da una parte, la Primaria Stancati dall’altra. Possibile? Come si garantiscono pari diritti a studenti di istituti diversi? Ecco allora l'incontro di ieri mattina. «Aperto e costruttivo». Che ha fatto emergere proposte e possibilità, più che polemiche e indici puntati contro chissà chi. Nella sede centrale del Liceo Scientifico-Linguistico “Pitagora”, guidato dalla dirigente scolastica, Alisia Rosa Arturi, i rappresentanti degli studenti insieme alla stessa dirigente ed al presidente del Consiglio d’istituto Filippo Domma. L’evento nasce dall’urgenza di affrontare la questione legata all’utilizzo della palestra di via Pertini, attualmente condivisa con l’Istituto Comprensivo Rende-Commenda, una situazione che ha generato non poche criticità. Ed anche difficoltà organizzative e logistiche. La condivisione della struttura, regolata da una convenzione tra il Liceo, l’Ente Provincia e il Comune di Rende, ha sollevato preoccupazioni sulla possibilità di garantire spazi adeguati sia per le attività motorie degli studenti del Liceo che per quelle degli alunni della Primaria di Commenda.
Durante l’incontro è stata illustrata la situazione attuale, con la presentazione dei documenti ufficiali e delle proposte avanzate dal Consiglio d’Istituto. Ed è stata anche un’occasione per ascoltare le osservazioni, i suggerimenti e le domande degli studenti e delle loro famiglie, in modo da individuare soluzioni praticabili che rispettino le esigenze di entrambe le istituzioni scolastiche. L’obiettivo? «Definire un nuovo piano di gestione della palestra, più equilibrato e funzionale, senza trascurare gli aspetti legati alla sicurezza e al rispetto delle attività già programmate», hanno rimarcato i protagonisti, coordinati dal giornalista Vittorio Scarpelli. Il Consiglio d’Istituto ha sottolineato la necessità di riconsiderare l’attuale modello organizzativo, promuovendo un dialogo costruttivo con l’Ente Provincia e il Comune per raggiungere un accordo sostenibile e condiviso.
Le esigenze? 2 ore di attività in un mese per le singole classi. Ovvero, il minimo sindacale. La proposta del Pitagora rivolta alla Provincia, al Comune di Rende ed alla Stancati? Quattro giorni a settimana di mattina mentre la Primaria potrebbe utilizzare i restanti due giorni più tutte le ore pomeridiane. L'appello ed il messaggio dei rappresentanti degli studenti non lascia alcun dubbio: «Chi deve intervenire, lo faccia subito».

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