Sono ben diciassette i testimoni del processo Katarion che dovranno rispondere del reato di falsa testimonianza. È quanto emerso nel procedimento in corso per rito ordinario. Il secondo troncone di Katarion che coinvolge il clan capeggiato da Franco Muto - dopo quello degli abbreviati - tenutosi l’altro ieri ha portato a richieste di pena che superano complessivamente i tre secoli di carcere.
I NOMI
Il pubblico ministero Romano Gallo ha chiesto nel corso della sua requisitoria 35 condanne e una sola assoluzione. Rispettivamente 6 anni di reclusione per Salvatore Addino, 6 anni per Giovanni Aita, 7 anni per Salvatore Amoroso, 7 anni per Carmine Cateruccio, 7 anni per Ciriaco Casella, l'assoluzione per Davide Caccamo, 8 anni per Giovanni Franco, 6 anni e 6 mesi per Stefano Greco, 15 anni per Luca Ciponte Grosso, 6 anni e 6 mesi per Agostino Iacovo, 5 anni per Michele Iannelli, 15 anni per Ciro Impieri, 6 anni per Luca Impieri, 7 anni e 6 mesi per Rosario Alessandro Impieri, 12 anni per Rossella Lombardi, 21 anni per Giuseppe Mandaliti, 24 anni per Pasquale Napoli, 6 anni per Pierluigi Oliviero, 6 anni per Salvatore Orto, 13 anni per Salvatore Orto, 13 anni per Lorenzo Pastorelli, 6 anni per Carmine Perrone, 18 anni per Carlo Ricca, 6 anni per Stefania Ricco, 6 anni per Loris Ricca, 6 anni e 6 mesi per Marcello Ricco, 12 anni per Franco Scorza, 7 anni per Giuseppe Spanò, 16 anni per Anna Maria Sollazzo, 8 anni per Giuseppe Stabilito, 8 anni per Andrda Trombino, 4 anni per Alessio Carmine Tundis, 6 anni e 6 mesi per Andrea Velente, 24 anni per Ivan Vilardi, 6 anni per Tatiana Vitale e 7 anni per Marco Zaccaro. Per quasi tutti gli imputati sono anche state chieste pene pecuniarie di condanna. Il pubblico ministero Gallo ha anche chiesto l’applicazione di pene accessorie come per legge, la revoca dove previsto dei benefici assistenziali e previdenziali e la confisca di quanto in sequestro.