La rete idrica cittadina fa... acqua da tutte le parti. Lo spreco è enorme. La manutenzione comunale si è fermata. Non si vedono uomini e mezzi addetti alle riparazioni. Nel frattempo il prezioso liquido continua a scorrere su strade e marciapiedi mentre in molte case la penuria d’acqua è evidente.
Soffrono le frazioni (a Donnici come più volte segnalato dai consiglieri Dodaro e Spadafora, le perdite attive sono ancora numerose) ma anche le zone centrali e periferiche: l’acqua sgorga da settimane senza che nessuno intervenga, se non per mettere un cartello che vieta la sosta e due birilli in prossimità della rottura per segnalare agli automobilisti l’ostacolo. Su via Popilia la perdita più evidente è tra l’Industriale e il Polo Brutium. Desta preoccupazione anche la situazione della fontana di Timpone degli Ulivi (ridotta a un immondezzaio) dove c’è una perdita vicino alla struttura e una di fronte. Quest’ultima, poco visibile di giorno, quando c’è un maggiore consumo nelle case, di sera produce acqua a volontà che inonda la sede stradale rendendola pericolosa in questo periodo con le temperature che cominciano ad abbassarsi.
Questo è il quadro. Desolante, a dire il vero. A cui da Palazzo dei Bruzi stanno ora provando ad ovviare con un progetto pilota che prevede l’identificazione e la quantificazione dei fabbisogni in materia di impianti idrici e perdite di rete. Il Settore 12 (appalti, forniture, servizi, opera pubbliche e Pbrr) guidato da Carmelo Misiti aveva pubblicato un avviso per individuare una ditta specializzata. Tre le offerte pervenute: è stata scelta la Eagleprojects Spa di Perugia a cui andranno poco più di 100mila euro come si legge nella determina dirigenziale pubblicata il 26 novembre. Per fare cosa? La ricerca delle perdite nelle condotte in pressione è rilevante nella gestione delle risorse idriche de nell’ingegneria ambientale, fanno sapere dal Municipio, la gestione e il contenimento delle perdite idriche nelle reti acquedottistiche risultano essenziali sia con riferimento al servizio di acquedotto sia per quanto riguarda l’entità dei prelievi delle diverse fonti e, quindi, della loro sostenibilità. Il Settore 12 vuole un controllo attivo delle perdite, la gestione della pressione, rapidità e qualità delle riparazioni e piani di manutenzione. La ditta ingaggiata dovrà avere il controllo attivo delle perdite, gestione della pressione, rapidità e qualità delle riparazioni e piani di manutenzione, definire dei programmi di riabilitazione della rete. Questo l’antidoto alle perdite idriche individuato dall’amministrazione comunale. Basterà a sanare le numerose ferite aperte sul territorio? Vogliamo dire che “Mentre il medico studia, il malato muore...” e che bisogna affrettare i tempi delle riparazioni, perché di acqua potabile se n’è persa già abbastanza. Un lusso che di questi tempi non possiamo permetterci.
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