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Medici Cosenza: quando la cura incontra l'arte in un Natale di rinascita FOTO

Dietro i loro camici bianchi anche doti da scrittori, poeti, musicisti, cantanti e presepisti. Si tratta dei medici della provincia di Cosenza che, nell’evento “Scoprirsi artisti: una spinta vitale per un Natale di rinascita”, hanno messo in mostra la loro vena artistica. Un titolo eloquente per un evento che, organizzato dall’Ordine dei Medici – chirurghi e odontoiatri di Cosenza, presieduto da Eugenio Corcioni, ha messo in mostra non solo le loro doti artistiche ma, soprattutto, ha permesso di cogliere lo spessore umano che capeggia le competenze professionali di questi medici – artisti. L’appuntamento si è svolto all’interno della sala convegni dell’Ordine, a Cosenza, dove a fare gli onori di casa, dopo i saluti del sindaco di Cosenza, Franz Caruso, è stato il presidente in carica Corcioni e Agata Mollica, neo eletta presidente, la quale subentrerà ufficialmente a Corcioni dal prossimo primo gennaio.

Una serata, dunque, che si è trasformata in un’opportunità per evidenziare la creatività di questi camici bianchi, svelando l’estro di chi per professione ha scelto il mestiere della cura. Hanno partecipato la cooperativa sociale “Crisalide” che ha condotto i partecipanti alla scoperta delle emozioni, Roberto Pititto con “L’enigma dell’Anno 0”, Florence Perino e Andreas Caracciolo con la loro opera che narra l’attimo della passione, Donatella De Buono e la sua arte della comunicazione. Ed ancora, i versi di Angelo Broccolo, Fiorenza Cosenza, Sergio Filippo, Paolo Guglielmelli, Maria Antonia Iulianello, Gianmarco Marcianò, Carlo Perri, Pietro Russo, Maria Spagnuolo e Emilia Zicari.

  

Ad esporre le loro opere sono stati, invece, Giovanni Nicotera, Raffaele Piane, Carlo Ruffolo, Vinicio Valente, Mario Verta mentre a mettere in mostra le loro doti musicali sono stati Vanessa Funari e Giuseppe La Rosa. Non potevano mancare i medici presepisti, ed ecco che le suggestive Natività di Battaglia, Baldini, Biamonte, Barbarossa, Nicita, Torchiaro, Parise, Rossi, Vetere, Pagano, De Buono, Muoio e Occhiuto, hanno ammaliato i visitatori.

“La volontà dell’Ordine dei Medici è di aprirsi alla cittadinanza – ha spiegato Agata Mollica – è questo un modo diverso di presentare la nostra professione, note distintive che caratterizzano il nostro ruolo, perché qualsiasi vena artistica che abbia espressione nell’arte figurata, nella poesia, nella prosa ecc, comunque si trasferisce nel rapporto con il paziente, con i colleghi e, quindi, è un qualcosa che caratterizza meglio il medico. Per questo abbiamo da sempre, da più di 15 anni, portato avanti questa iniziativa proprio per trasferire questo messaggio che dal punto di vista umano ha una valenza enorme.”

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