Un uomo e il suo cane, un Cavalier king, passeggiavano insieme ieri mattina, in via degli Stadi, non distante dalla nuova rotatoria di Città 2000. Un sabato diverso, col profumo di Natale nell’aria e il solito concerto di clacson su strade disordinatamente invase da auto incolonnate. All’improvviso, però, per l’uomo e il suo cane si sono spalancate le porte dell’inferno sotto forma di un pitbull randagio che è sbucato dal nulla, all’improvviso, davanti a loro. L’uomo ha temuto per il suo cagnolino e ha cercato riparo in un vicino esercizio commerciale. Sembrava il luogo adatto dove poter trascorrere in sicurezza l’attesa che quel molosso andasse via. E, invece, il pitbull è rimasto lì, come se dovesse presidiare quella zona. E quando la porta del locale s’è aperta per consentire l’accesso ad alcuni clienti, il cane ha fatto irruzione nel locale, puntando con ferocia l’esemplare di spaniel. A quel punto, il padrone ha provato a fuggire col suo cagnolino in braccio ma il pitbull s’è lanciato al loro inseguimento. Il molosso è riuscito ad azzannare il cagnolino a una zampa prima che l’uomo lo riuscisse a sistemare in una vettura. A quel punto, il randagio ha aggredito sia il padrone del cagnolino che una donna, proprietaria dell’auto. Entrambi hanno riportato ferite alle gambe. Le loro urla hanno richiamato l’attenzione di una pattuglia della polizia municipale che è prontamente intervenuta riuscendo a bloccare il cane randagio e ad affidarlo al canile. L’uomo e la donna sono stati medicati mentre il “Cavalier king” ha perso la zampa. Anche il sindaco Franz Caruso si è recato sul posto dell’aggressione per un sopralluogo e accertarsi delle condizioni dei feriti. L’aggressione di ieri mattina è destinata a risvegliare antichi conflitti tra favorevoli e contrari al possesso di cani come i pit bull. Dissapori tra due modi diversi d’intendere l’amicizia con i molossoidi, soprattutto, quando quest’amicizia s’interrompe e i cani finiscono per essere abbandonati, magari dopo esser stati addestrati a diventare più aggressivi.