Poche verifiche sulle perdite idriche e zero manutenzione: così alcune zone della nostra città continuano a soffrire la sete. Le periferie soprattutto continuano ad essere abbandonate. E i residenti a giusta ragione si chiedono che ne sarà di loro domani quando nascerà la città unica: i benefici aumenteranno o i problemi rimarranno tali e quali? Le fogne dove mancano arriveranno oppure si rimarrà ancora a lungo all’anno zero? Le strade verranno sistemate o le buche si allargheranno a dismisura perché nel mirino gli amministratori metteranno anzitutto le vie centrali (che a loro volta soffrono maledettamente in questo momento, con crateri invalicabili dai pneumatici salvo farsi male e rimediare danni ingenti al proprio veicolo). Ma torniamo al problema dell’acqua potabile. Le perdite continuano ad abbondare soprattutto nel territorio di Donnici. Gli appelli all’amministrazione comunale da parte dei consiglieri di zona Alfredo Dodaro e Francesco Spadafora si stanno rivelando inutili. Da Palazzo dei Bruzi solo promesse e rassicurazioni. Disagi in particolare dalle utenze servite dall’acquedotto del Merone. Le ultime abbondanti piogge hanno fatto cadere l’alibi delle sorgenti in secca. All’impianto di Piano Lago l’acqua arriva con una pressione ragguardevole, ma a valle qualcosa non va. Il prezioso liquido manca nelle case di molti residenti specie a Fiego. Innumerevoli le perdite. Segnalate, non vengono riparate. L’ultima in ordine di tempo è stata scoperta ieri mattina dal consigliere Dodaro in un terreno agricolo. Inzuppato dall’acqua che arriva dalla rete idrica comunale. Restano attive anche le rotture a Timpone degli Ulivi, vicino e di fronte alla storica fontana pubblica, diventata tra l’altro un immondezzaio. Lungo la statale 19 che scende verso Portapiana da alcune ore infine acqua potabile sgorga da una scarpata, arriva nella cunetta e prosegue il suo viaggio fino a un pozzetto all’imbocco di una strada che porta ad alcune case. In altre aree del capoluogo il prezioso liquido si perde su strade e marciapiedi. Questa la situazione, che conferma la mancanza di una impresa addetta alla manutenzione della rete idrica cittadina e alla riparazione delle perdite. Speriamo che il 2025 porti liete novelle da questo punto di vista limitando sprechi e disservizi.