Sindaci del comprensorio non ancora interessati sull'atto aziendale che andrà a regolare ulteriormente le dotazioni tecniche e specialistiche dell'ospedale “spoke” di Castrovillari. Al sindaco di Frascineto, Angelo Catapano, ma anche ad altri colleghi dell'area non è stato ancora avanzato, dall'Asp di Cosenza, il documento ufficiale recentemente proposto in una versione non ancora sottoposta alla Conferenza dei sindaci del Comprensorio, ai sindacati e ai comitati territoriali nati per tutelare i bene salute. Il prossimo step porterebbe l'atto aziendale alla Regione Calabria. Allo stato resta un documento di programmazione che propone ridimensionamenti, molti accorpamenti, e il non riavvio completo del reparto di Ortopedia-Traumatologia. Anche la componente dei sindaci sembra essere stata poco edotta sul necessario potenziamento di tutte le Unità operative, anche quelle semplici come l'Oncologia. Ci sarebbe tanto da fare, da discutere, da verificare, anche con le unità complesse come la Cardiologia e l'Emodinamica, quest'ultima bisognosa di ritornare ad operare h24. I dati in possesso delle associazioni di volontariato, tra l'altro coordinate nelle attività informative portavoce, Pino Angelastro, dipingono una situazione che non sarebbe quella in possesso dei dirigenti dell'Asp di Cosenza. Una sorta di “guerra dei numeri” che propone due visioni diametralmente opposte sullo stato di salute dello “spoke” di Castrovillari. Sullo sfondo c'è sempre la necessità di invertire un trend che sarebbe dettato dall'assenza di fondi.
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