Un nuovo atto vandalico ha colpito la comunità scaleota, soprattutto perché perpetrato contro la rappresentazione simbolica più autentica del Natale: il Presepe. Nella notte tra lunedì e martedì, ignoti vandali si sono, infatti, accaniti contro il Presepe artistico realizzato nei giorni scorsi dai volontari dell’associazione “’A Scalia vecchia” in piazza Cimalonga. In particolare, sono state danneggiate le statuine di San Giuseppe, della Madonna e altri manufatti, i cui frammenti sono poi stati sparsi, quasi a mo’ di sfregio, sul piccolo cortile circostante. A denunciare quanto accaduto è stato, attraverso i social, il presidente dell’associazione, Romano Lombardo, che già nei mesi scorsi aveva denunciato atti simili anche contro altre opere della stessa associazione in diversi punti strategici del territorio scaleoto. «Questa volta - ha, infatti, dichiarato il presidente Romano Lombardo, esternando tutta la sua delusione - dopo le panchine, i cuori, il Largo della legalità, le targhe e tante altre cose, hanno vandalizzato le statuine di San Giuseppe e della Madonna. Si è salvato solo il Bambinello. Noi non facciamo volontariato per “vetrina politica” o per hobby. Noi realizziamo tutte queste cose solo per passione, impiegando, con sacrifici, il nostro tempo. È ora di dire basta. Scalea non merita questa gente». Gli ha fatto eco il consigliere comunale Gaetano Bruno, che, in un breve post, ha anch’egli stigmatizzato duramente questo grave atto. «È stato un gesto ignobile - ha dichiarato - che denota mancanza totale di rispetto per chi si è dedicato a creare e allestire il presepe. Qualsiasi sia il motivo, non è assolutamente valido e accettabile. Bisognerebbe imparare a non andare oltre alcuni limiti del vivere civile, ma, evidentemente, ci sono persone che comprendono solo il linguaggio della violenza e della prevaricazione. Se addirittura viene vilipeso il simbolo del Natale - ha, infine, sottolineato il consigliere comunale scaleoto - siamo veramente in una situazione di degrado, che deve fare interrogare tutti e consigliare di prendere strade diverse nel dialogo quotidiano, nell’uso delle parole e degli atteggiamenti». Appena si è sparsa la notizia di questo brutto episodio, anche tanti cittadini hanno espresso profonda indignazione, ma, soprattutto, vicinanza nei confronti dei volontari dell’associazione, per l’impegno profuso, anche in questa occasione, in favore della comunità.