Cosenza

Domenica 22 Dicembre 2024

Laino Borgo, corsa contro il tempo per salvare la Centrale

La centrale del "Mercure"

Una delegazione del Mercure è stata ricevuta dal presidente Mancuso. Il 7 gennaio sarà ascoltata anche nella VI commissione consiliare regionale. Una riunione conclusa con «cauto ottimismo» quella che l’altro ieri ha visto protagonista a Reggio Calabria il coordinamento territoriale sul Mercure composto da sindaci, sindacati e associazioni delle imprese ed il presidente del consiglio della Regione Calabria, Filippo Mancuso. All'incontro hanno partecipato anche alcuni consiglieri regionali firmatari e non firmatari delle proposte di legge tese all'abrogazione dell'articolo 14 votato dalla Regione Calabria. Il coordinamento, accompagnato anche da quattro autobus di dipendenti e filiera a supporto della centrale di Laino Borgo, ha illustrato ampiamente – attraverso il sindaco di Laino Borgo, Mariangelina Russo, e l'onorevole Domenico Pappaterra – le ragioni che muovono la necessità di poter arrivare all'abrogazione dell'articolo contenuto nella legge regionale che di fatto impedisce lo sviluppo occupazionale e lavorativo della centrale del Mercure. Nel corso dell'audizione si è ricostruito un excursus completo della vicenda della centrale e sono stati sottolineati gli aspetti di incostituzionalità e illegittimità della norma approvata in quanto contrasta con l'Articolo 117 della Costituzione. In più si è aperto un conflitto istituzionale con la Regione Basilicata che, contrariamente a quanto fatto dalla Calabria, in sede di approvazione di piano del Parco ha apposto la deroga per la potenza della Centrale del Mercure, prevista dall'articolo 11 dell'accordo di compensazione sottoscritto al Mise nell'ottobre del 2014 e recuperato totalmente come prescrizione nella delibera di riattivazione della centrale approvata dal consiglio dei ministri nel giugno 2015. Intanto un primo risultato sarà quello di poter partecipare alla riunione della VI commissione consiliare regionale in programma il 7 gennaio 2025 con l'intento di motivare, anche in quella sede, le ragioni di un passo indietro della Regione sulle decisioni rispetto alla filiera della centrale del Mercure.

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