In via di conversione l’ospedale “Santa Barbara” di Rogliano. Sostanzialmente il vecchio presidio viene smantellato. L’azienda ospedaliera di Cosenza, in sinergia con l’Asp, procederà ad ulteriori lavori per l’adeguamento degli ambienti ad una nuova struttura poliambulatoriale.
Il sindaco di Rogliano, Giovanni Altomare, ha fatto sapere che si appresta a riaprire le interlocuzioni con il management aziendale e con la Regione, al fine di verificare quali siano le prospettive reali verso cui viene immesso il presidio. Non si escludono proteste. Una iniziativa è stata assunta dal comitato civico “Cosenza sud”, che ha chiesto un incontro urgente al sub commissario alla Sanità in Calabria, Ernesto Esposito, e ai direttori generali dell’Azienda ospedaliera di Cosenza, Vitaliano De Salazar, e dell’Azienda sanitaria provinciale, Antonio Graziano.
In una lettera, i responsabili dell’aggregazione civica hanno ravvisato l’esigenza di avviare un confronto destinato ad affrontare le “problematiche di settore” e sottoporre agli stessi vertici aziendali una serie di proposte relative alla riorganizzazione delle strutture socioassistenziali locali (Distretto sanitario e presidio ospedaliero “Santa Barbara”). Non mancano le contestazioni del movimento civico “Savuto Unito”, che, in una nota, ha annunciato «iniziative forti», senza escludere il ricorso alla giustizia, in considerazione delle «risorse sperperate per i continui lavori cui è stata sottoposta, in questi anni, la struttura in funzione degli ambienti e dei servizi ospedalieri (sale operatorie, hospice).
Tanti cantieri – si legge nel documento – per giungere allo smantellamento del presidio. Non solo. Tutto questo, mentre un altro cantiere è in via di attivazione per l’adeguamento dello stabilimento ad una nuova destinazione d’uso. Il “Santa Barbara” detiene il primato mondiale, fino a prova contraria, del numero dei cantieri e degli interventi che non sono serviti a nulla. Chi deve tutelare il pubblico denaro?».
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