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Nel terminal degli autobus di Castrovillari si respira aria d’abbandono

Infrastruttura da rilanciare. Continuano ad arrivare copiose le segnalazioni che riguardano il cattivo stato di conservazione di alcuni beni presenti nel piazzale dell'autostazione, infrastruttura votata al trasporto pubblico che ha fatto segnare qualche passo in avanti per quanto riguarda il recupero della sala d'aspetto dell'autostazione. Ma è il contesto generale che lascia intravedere capannoni vetusti, pensiline da rinnovare, erba in luoghi in cui è necessario il decoro ed un continuo attacco da parte dei vandali da strada. L'ultimo incendio alla “casa del sorvegliante”, poi, rilascia la foto sbiadita di quello che era il motore trainante dell'economia cittadina. Nell'ascensore dei ricordi ci sono i 400 addetti degli anni Ottanta e un parco automezzi di nuovissima concezione; uomini e mezzi capaci, tra l'altro, di legare giornalmente la Città del Pollino alla montagna del Pollino. Sullo sfondo c'erano le spiagge dello Ionio o la stazione di Sapri. Tempi passati, sicuramente irripetibili per un vettore pubblico-privato che, dopo gli annunci dell'estate scorsa, non ha ancora fatto partire i veicoli elettrici promessi alla Città di Castrovillari.

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