«Feste amare per tanti concittadini di Corigliano Rossano tra rubinetti a secco e fogne a cielo aperto». È la denuncia che arriva prorompente in questo inizio di anno dal Movimento del territorio che evidenza come in alcune vie dell’area urbana di Rossano, a Capodanno, «mancava l’acqua per lavarsi la faccia», e che nella stessa Città, nel grande centro urbano di Cantinella, «la fogna sgorgava e sgorga a tutt’oggi a cielo aperto. Ecco il modello Stasi – incalzano dal Movimento – demagogia e populismo per coprire la totale incapacità di governo, a partire dalla mancata garanzia di diritti come l’acqua e l’igiene urbana e la salute pubblica. Se queste sono feste!». Il Movimento del Territorio con Pasqualina Straface, facendosi portavoce del malcontento dei residenti della popolosa contrada di Cantinella, esprimono tutta la loro contrarietà rispetto «al totale abbandono che la contrada è costretta a subire praticamente in tutti i mesi dell’anno. Ma averlo subito anche nei giorni di festa è stato avvertito come ancora più intollerabile». Ma non va meglio neanche nell’area urbana di Rossano, per mancanza di acqua nella zona in cui insiste anche il Liceo Scientifico, oltre che a numerosi palazzi condominiali. «Così come intollerabile, prosegue infatti la denuncia del Movimento del territorio, è stato per i residenti di via Antonio De Florio, in prossimità del Liceo Scientifico, allo scalo dell’area urbana di Rossano, ritrovarsi con i rubinetti a secco a cavallo tra il 31 dicembre ed il 1° gennaio». Un disservizio che, si fa notare, si ripete ormai frequentemente, «ma che ha reso indimenticabile, per loro certamente, quest’ultimo Capodanno». I disagi, per altro, erano anche stati denunciati via social da alcuni residenti della zona, esasperati dal perdurare del disservizio che li ha costretti a vivere comprensibili giorni di disagio per la mancanza di acqua dai rubinetti proprio nei gironi in cui tutto sembra fermarsi. Dal centro alle periferie, quindi, sarebbero in aumento le situazioni di degrado ed abbandono che colpiscono la città. «I casi denunciati – aggiungono i rappresentanti del Movimento del Territorio – non sono purtroppo isolati, ma comuni a diversi punti dell’intero territorio comunale».
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