La crisi della pesca, che tocca soprattutto le marinerie più consistenti come quella di Schiavonea del comune di Corigliano Rossano, è il principale argomento di cui si è parlato nell’incontro dell’altro ieri tra le rappresentanze dei pescatori di Schiavonea e la consigliera comunale e regionale Pasqualina Straface che, il giorno prima, ha prodotto la dura critica verso i sei anni dell’amministrazione Stasi la cui città «continua a non essere governata». Su quest’ultimo argomento, la Straface, bacchettando l’Amministrazione comunale, spiega come «la città fa acqua da tutte le parti», mentre il sindaco «pretenderebbe di dare lezioni su tutto». In questo contesto i principali rilievi vengono mossi sulla presunta assenza di manutenzione dei plessi scolastici e sulla mancata pianificazione nella costruzione di nuovi edifici scolatici. Una carenza che produrrebbe la mancata garanzia verso il diritto allo studio. Da qui la proposta della Straface di istituire un tavolo con dirigenti scolastici genitori e studenti. Tornando, invece, all’incontro avuto con i pescatori, tra i punti fondamentali affrontati durante il tavolo di confronto definito fruttuoso ed operativo, quello di interloquire, da parte della Straface, con il Ministero per uniformare il fermo biologico, su cui la consigliera regionale ha manifestato la massima disponibilità. Un argomento, quest’ultimo, che va ad inserirsi nella precedente iniziativa assunta dal senatore Ernesto Rapani, della stessa coalizione di centrodestra, che, oltre ad annunciare che il Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare e delle Foreste, ha autorizzato fino al prossimo 30 aprile la pesca sperimentale del bianchetto (la famosa sardella) in Calabria, ha anche rivelato che il 2025 potrebbe dare il via ad una regolamentazione stabile per la pesca della sardella.