Neonata rapita a Cosenza, simulata gravidanza e nascita di un bimbo. Su Facebook insulti e minacce alla sequestratrice
Ha simulato per nove mesi una gravidanza e anche la nascita del suo bambino. Rosa Vespa, 51enne di Cosenza, è stata arrestata di ieri sera assieme al marito Aqua Moses, 43enne di origini senegalesi dai poliziotti della Questura di Cosenza con l’accusa di rapimento e sequestro di una neonata. E’ sconcertante il racconto che la donna ha fatto questa notte agli inquirenti e al pm di turno Antonio Bruno Tridico quando ha motivato il suo gesto con la perdita del suo bambino. Ma in realtà la donna non ha mai partorito. Vespa ha però finto per nove mesi di essere incinta e a tutti, amici e conoscenti, ha detto poi di aspettare un maschietto. Anzi, ieri sera quando gli agenti della Mobile sono arrivati nella sua abitazione di Castrolibero hanno trovato un fiocco azzurro davanti alla porta di casa. Tutto l’appartamento era addobbato di azzurro con oggetti usati per il festeggiamento di una nascita. La donna, sul suo profilo Facebook, lo scorso 8 gennaio aveva scritto un post per annunciare la nascita del suo «Ansel": «Dopo tanta attesa il nostro miracolo è arrivato. Alle ore 20 di oggi è nato Ansel. Mamma e papa ti amino!». Con queste parole Rosa Vespa aveva annunciato la nascita del piccolo pubblicando anche una foto che ritraeva il particolare di una manina. In tanti le avevano scritto messaggi di auguri ignari che tutto ciò era una finzione. Da alcune testimonianze emerse in queste ore, c'è chi sostiene di aver visto anche il marito nei pressi della clinica di Cosenza acquistare dolci e torte per festeggiare la nascita. Ma si tratta di particolari al vaglio degli inquirenti. Gli agenti della Polizia, coordinati dal questore Giuseppe Cannizzaro, stanno lavorando incessantemente alla ricerca di notizie che possano cercare di ricostruire quanto accaduto. Intanto, i suoi avvocati Teresa Gallucci e Gianluca Garritano sono in attesa dell’udienza di convalida dei due fermi. «Non ho ancora avuto notizie precise - ha detto all’AGI l’avvocato Teresa Gallucci - e siamo in attesa delle determinazioni dell’autorità giudiziaria. Stanotte ho avuto modo di incontrare i due in Questura ma solo per poco e non ho potuto parlare con loro perchè stavano eseguendo il fermo». Rosa Vespa ieri verso le 18.30 ha portato via la piccola Sofia, di appena un giorno, dalla clinica «Sacro Cuore» di Cosenza fingendosi infermiera e presentandosi con una mascherina. Poi, le telecamere di videosorveglianza vedono lei uscire dalla struttura con la piccola e metterla in un passeggino con l’aiuto del marito. I poliziotti sono riusciti a rintracciare la coppia a Castrolibero attorno alle 22 e a riportare la piccola Sofia tra le braccia della sua mamma. "Siamo una mamma e un papà che ieri sono morti e rinati». Sono le parole piene di commozione di Valeria Chiappetta, la mamma della piccola Sofia rapita ieri nella clinica di Cosenza e poi ritrovata dalla Polizia. "Mi state scrivendo in migliaia, da ogni parte dell’Italia - ha scritto la mamma su Facebook, postando una foto della piccola con il fratellino - vorrei rispondere singolarmente a tutti ma non riesco. Questa è la nostra famiglia che ieri sera si stava sgretolando in mille pezzi. Le forze dell’ordine hanno fatto un lavoro eccezionale, mentre io avevo perso le speranze. Un’intera città, anzi Regione, si è bloccata per cercare la nostra bambina. Non penso che riuscirò mai a superare questa cosa, ma il lieto fine è che Sofia sta bene. Grazie a tutti. Vorrei abbracciare tutti. Una mamma e un papà che ieri sono morti e risorti» Intanto, una lunga serie di post di insulti, offese e, in alcuni casi di minacce, è comparsa sul profilo Facebook di Rosa Vespa, la donna sottoposta a fermo ieri sera insieme al marito Acqua Moses, per il sequestro della neonata di un giorno rapita in una clinica a Cosenza. Sotto il post in cui, l’8 gennaio scorso, la donna annunciava la nascita del figlio Ansel, dopo decine di messaggi augurali, da ieri sera sono cominciati i post offensivi ed alcuni di minacce. «Hai rapito una bambina ergastolo è poco per voi», «Spero tu marcisca in galera», «Malati mentali!!., «Spero che abbiate una pena esemplare» sono alcuni dei messaggi lasciati dagli utenti.