Tra angeli e demoni, in poco più di tre ore Cosenza tocca con mano le due facce della vita: eroi in divisa e malfattori travestiti da persone comuni
C'è una foto, più di altre, che conforta: l'abbraccio tra mamma Valeria e la piccola Sofia. Per quasi quattro, interminabili ore, la bimba di appena un giorno le era stata sottratta. Attimi infiniti, che probabilmente non spariranno mai dalla sua anima. Ammirerà mentre cresce la piccola Sofia, con gli occhi di una madre che l'ha vista nascere due volte nel giro di 24 ore, ma quel dannato magone le resterà in eterno. Perché certi momenti segnano, perché nessuno - almeno fino a ieri - poteva pensare che dalla mente di persone comuni (in attesa di chiarire la posizione del marito della rapitrice, stando alle parole degli inquirenti) potesse germinare un piano così diabolico: appropriarsi di un figlio altrui per tappare una propria mancanza. Hanno distrutto la loro vita e quelle delle loro famiglie, ignare, e segnato per sempre l'esistenza delle vittime. Difficile anche solo digitarle le parole di questa storia per chi è padre, per chi sa cosa significhi perdere di vista anche solo per 5 secondi il proprio figlio, che magari si è solo nascosto per una marachella. Immaginate cosa abbiano passato i coniugi Cavoto e quanto possano essere stati lunghi e angoscianti quei minuti. Ogni granellino della clessidra pesava come un macigno. Poi, la luce che buca l'inferno. Un'intera città mobilitata sulle tracce della piccola, utilizzando i “segugi” di oggi: i social che - per stessa ammissione degli inquirenti nel corso della conferenza - una preziosa mano a individuare i due rapitori l'hanno offerta. E poi loro, gli angeli in divisa, che non hanno trascurato nessun segnale, neanche quelli più improbabili. Loro, le tanto bistrattate forze dell'Ordine. Loro, che per una notte hanno adottato la piccola Sofia, piangendo insieme a mamma Valeria e a papà Federico quando l'hanno presa in braccio. Ecco, ripartiamo da questo abbraccio, da questo strepitoso afflato, ma una vicenda del genere non la cancella nemmeno il lieto fine. Non la cancellerà mai nessuno.