Il documento di fattibilità, firmato dai subcommissari Iole Fantozzi ed Ernesto Esposito, costituisce la prima pietra della nuova “Annunziata”. E fa calare il sipario su Vaglio Lise. L’ospedale è sempre più vicino all’Unical. La Regione lo vuole costruire in contrada “Rocchi”, a Rende, su terreni già disponibili. Il governatore non è intenzionato a fermarsi. E dal documento delle alternative progettuali arriva la spinta decisiva.
Il DocFAP ritiene il sito dell’Unical il migliore nel rapporto tra costi e benefici per la collettività e per l’ambiente. E non solo. Nella documentazione progettuale prodotta dalla “Cooprogetti”, che è l’operatore economico, ritiene che «realizzare l’ospedale ad Arcavacata sia nettamente più vantaggioso dal momento che l’area dello scalo di Vaglio Lise, votata da Palazzo dei Bruzi, sarebbe inserita dalla nuova cartografia, in una classe di pericolosità idraulica P2, equivalente a un rischio R3 e soggetta a disposizioni e vincoli delle Nams 2011, classe di rischio che, inevitabilmente, aumenterebbe fino a R4 con la realizzazione del nuovo ospedale».
Dunque, si va verso la definizione del progetto. Basterà che il nuovo studio di fattibilità della Regione ritrovi i contenuti di quello che venne commissionato nel 2017 per sigillare definitivamente la pratica a Rende e consentire alle ruspe di cominciare a tracciare le linee del nuovo Policlinico universitario.
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