Cosenza

Giovedì 30 Gennaio 2025

Calabria, inchiesta Passepartout: reati tutti prescritti e abuso d’ufficio cancellato

Oliverio con Nicola Adamo

Reati prescritti o non più previsti dalla legge. Finisce così il processo davanti al Tribunale collegiale di Catanzaro per 15 imputati coinvolti nell’inchiesta denominata “Passepartout“. Il collegio ha dichiarato il non doversi procedere nei confronti di Mario Oliverio, ex presidente della Regione Calabria; Nicola Adamo, ex consigliere regionale; Luigi Incarnato, ex commissario della Sorical; Luigi Giuseppe Zinno, ex direttore generale regionale dei Lavori Pubblici; Giuseppe Lo Feudo, in qualità di direttore generale di Ferrovie della Calabria; l’imprenditore Pietro Ventura, socio e rappresentante della Francesco Ventura Costruzioni; l’imprenditore Rocco Borgia; Antonio Capristo; Giuseppe Trifirò; Santo Marazzita, direttore di esercizio servizio ferroviario; Giulio Marchi; Armando Latini; Giovanni Forciniti, in qualità di direttore generale dell’Azienda Calabria Lavoro; Fortunato Varone, in qualità di dirigente generale del dipartimento Sviluppo economico. Cadute anche le ipotesi di abuso d'ufficio contestate a Lo Feudo, Marazzita, Ventura, Oliverio, Varone e Forciniti perché il fatto non è previsto come reato. Al centro dell'inchiesta i presunti illeciti compiuti nella gestione dei bandi di gara per la costruzione del nuovo ospedale di Cosenza, della metropolitana di superficie del capoluogo bruzio e del Museo di Alarico, ma anche il ripristino della tratta ferroviaria turistica della Sila.

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