Lazza sceglie il giorno in cui è costretto a rinunciare al Festival di Sanremo, dopo il ritiro di Emis Killa con cui avrebbe dovuto duettare nella serata dedicata alle cover, per lanciare il suo tour estivo in Italia. Un viaggio che lo porterà anche a Cosenza, unica tappa calabrese, alla Summer Arena, il 26 luglio. Un colpaccio per il giovane “architetto degli eventi” di Palazzo dei Bruzi, Alfonso De Luca. Un colpaccio anche per il Municipio che approfitterà della rassegna estiva per provare a immaginare un futuro diverso per l’area di Vaglio Lise da dove il nuovo ospedale hub sembra essersi definitivamente allontanato. Serve un “piano B” per evitare di spegnere definitivamente le insegne di un quartiere come Vaglio Lise. L’idea, allora, è quella di provare a rottamare l’area che avrebbe dovuto accogliere l’hub sanitario riconvertendola in un polo per i grandi eventi. Certo, non è una novità. Un anno fa di questi tempi, il leader regionale di Confapi, Francesco Napoli, propose la realizzazione di un palacongressi proprio nell’area dello Scalo che si preparava a salutare l’ospedale. E Napoli, che è anche vicepresidente nazionale della piccola e media impresa privata, aveva messo in fila tutti i vantaggi di un polo congressuale da realizzare in città: «A quaranta minuti c’è l’aeroporto di Lamezia, a 3 km lo svincolo dell’A2. E, poi, il turismo congressuale, per sua definizione, dà origine a un vero e proprio business, a un consistente giro d’affari che coinvolge più filiere produttive di un determinato territorio. Sarebbe senza dubbio un modo nuovo di vedere e vivere il turismo che attiene alle forme più moderne del lavoro contemporaneo. La meeting industry, dopo lo stop causato dalla pandemia, ha ripreso la sua corsa e nel 2023 ha recuperato il gap rispetto al 2019 superando il numero di eventi del periodo prepandemico. Ma i dati parlano chiaro: la maggior parte dei congressi e degli eventi si svolge al Centro Nord che può contare su strutture, location e infrastrutture in grado di ospitare attività congressuali». Un’idea che è rimasta lì, nelle carte di un master plan che la Confapi aveva presentato illustrando lo studio realizzato da professionisti. «Si tratterebbe di un investimento per invertire la tendenza e sostenere la ripresa della nostra economia. In 5 anni, con 500mila presenze, si stima un giro d’affari per 100 milioni di euro». La struttura si svilupperebbe su una superficie complessiva di 65mila metri quadrati. In particolare, il palacongressi dovrebbe essere costituito da due padiglioni espositivi, ampi e versatili, in grado di fornire lo spazio ideale per mostre, fiere e esposizioni. Ciascun ambiente sarebbe in grado di ospitare eventi di varie dimensioni e tipologie.