Cosenza

Venerdì 31 Gennaio 2025

Cosenza, tenta di evadere dal carcere nascosto in un sacco di spazzatura

Ha tentato di evadere dal carcere di via Popilia nascondendosi all’interno di un sacco nero della spazzatura. Una roba vista nei film almeno un milione di volte. E lì, nei film, un milione di volte funziona. I piani di fuga, nei film e nelle cosiddette fiction, vanno sempre a buon fine. Nella realtà, invece, è un’altra cosa. La realtà non ha una rigida regia e un copione scritto a cui attenersi con religiosità. La realtà è fatta di variabili, d’improvvisazione, di speranze. E di solito chi di speranza campa... In ogni caso uno ci prova a evadere. Poi se va bene, amen. Se va male: amen lo stesso. Sarà stata più o meno questa la filosofia del detenuto che, nei giorni scorsi, aspirava a lasciare il carcere “Sergio Cosmai” nel cassone del camion della spazzatura. Il piano avrebbe dovuto funzionare più o meno così: 1) nascondersi in un saccone nero, 2) attendere l’arrivo dell’autocompattatore, 3) accettare, sopportare, la circostanza di dover finire mescolato tra le innumerevoli e nauseabonde schifezze, 4) escogitare, poi, il modo di uscire dal cassone per tornare a respirare l’aria della libertà al di là del muro. Gestire la fuga e la latitanza, beh: quella sarebbe stata un’altra storia con una differente regia. In ogni caso i fatti sono andati in un’altra direzione. Il detenuto, l’aspirante evasore, nel cassone dei rifiuti non c’è mai arrivato. È stato scoperto da altri detenuti che, contravvenendo – evidentemente – alle regole dell’omertà, hanno segnalato agli agenti della penitenziaria una roba strana: da un sacco messo lì, su un carrello nel cortile, spuntava, s’intravvedeva, faceva capolino una scarpa. Un fatto curioso. Non proprio anomalo, ma curioso.

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