Un caso di presunta negligenza sanitaria che solleva interrogativi sulla gestione delle emergenze mediche. A denunciarlo i familiari di Rosa Morfò, deceduta il 9 dicembre scorso, che hanno deciso di affidarsi ad un legale per capire se vi sono delle responsabilità in una storia in cui si è perso un familiare dopo la richiesta di intervento di un’ambulanza e dopo che le prime due sono giunte senza medico, arrivato solo un’ora dopo sulla terza ambulanza. La donna, di Rossano, affetta per come riferiscono i familiari, da gravi patologie croniche, ha manifestato sintomi di forte spossatezza e disidratazione.
Di fronte al peggioramento delle sue condizioni, la figlia ha prontamente contattato il servizio di emergenza 118, che ha inviato un’ambulanza priva di personale medico a bordo. Gli operatori sanitari hanno somministrato una soluzione fisiologica e raccomandato la ripetizione del trattamento il giorno successivo senza tuttavia disporre ulteriori accertamenti clinici in ospedale. Le condizioni sono però peggiorate e la notte successiva si è rivelata particolarmente critica con il sopraggiungere di un collasso. La famiglia ha nuovamente contattato il 118 e l’ambulanza giunta sul posto, ancora una volta priva di personale medico, ha provveduto a sollevarla e a stabilizzarla, senza tuttavia ritenere necessari approfondimenti diagnostici.
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia