Lo scorso mese di aprile, a conclusione di una indagine portata avanti dalla Guardia di Finanza, la Procura di Cosenza aveva inquisito 250 persone, compreso il titolare di un’azienda agricola ubicata sul territorio di Bisignano, fra l’altro per avere operato presunte assunzioni fittizie allo scopo di truffare l’Inps così da riscuotere le indennità connesse come la disoccupazione e la malattia.
Oggetto dell’inchiesta, erano le indennità percepite, a parere dell’accusa, in maniera non lecita dal 2017 e fino al 2021, dall’azienda agricola “Valle Crati” di Sergio Pancaro, ubicata a valle della città. In particolare, la lente dei magistrati si posò su un’attività per la coltivazione di ortaggi. A conclusione della fase preliminare delle indagini, il pm, Marialuigia D’Andrea, ha chiesto l’archiviazione del procedimento penale. Il Gip, Alfredo Cosenza, accogliendo l’istanza della Procura, guidata da Antonio D’Alessio, ha disposto l’archiviazione con la motivazione: «perché il fatto non costituisce reato». Il pm ha ritenuto insussistenti i presupposti per esercitare l’azione penale nei confronti degli indagati per assenza di una ragionevole previsione di condanna.
L’indagine delle Fiamme gialle sarebbe partita da alcune presunte opacità che sarebbero emerse nei controlli sulle assunzioni di lavoratori che godevano dei benefici di legge, compresi i versamenti dei contributi agricoli ma, secondo gl’inquirenti, per incassare disoccupazione, assegni familiari, maternità, malattia.
Un sistema che avrebbe penalizzato le casse dell’Inps, indotto in errore dalle presunte false dichiarazioni. L’ente di previdenza avrebbe, così erogato – sempre a parere dell’accusa – somme non dovute per centinaia di migliaia di euro. Da qui la contestazione anche del preteso ingiusto profitto. Gli investigatori, a conclusione delle indagini, avevano portato al magistrato documenti in grado di comprovare le accuse con 250 nominativi di persone residenti a Bisignano, dove l’azienda opera ed è censita, ma anche nei centri limitrofi come Acri, Mongrassano, Fagnano Castello, San Marco Argentano, Torano Castello, Lattarico, Luzzi, Rota Greca, Montalto Uffugo nella città capoluogo, a Castrolibero, Cerzeto e Rende. A distanza di dieci mela decisione del pm condivisa dal gip, e ’inchiesta è finita in archivio.
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