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Telefonini in carcere a Cosenza, chiuse le indagini: nove indagati

L’inchiesta risale ai mesi di gennaio e febbraio dello scorso anno

Sono accusate a vario titolo d’aver introdotto telefonini in carcere le nove persone alle quali, nei giorni scorsi, la polizia giudiziaria ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini. I destinatari dell’avviso di garanzia – firmato dal sostituto procuratore Domenico Frascino – sono Fabio Russo, Michele De Vuono, Massimiliano Presta, Luca Retek, Marcello Passalacqua, Enzo Bertocco, Luigi Spagnolo, Daniela Mira Rostas e Carlo Migliori.

L’inchiesta che s’è sviluppata tra gennaio e febbraio dello scorso anno ha messo in luce una rete di presunti “fiancheggiatori” che approfittando del proprio ruolo riuscivano a far entrare all’inerno del recinto murario del carcere “Sergio Cosmai” di via Popilia smartphone e schede sim. I dispositivi venivano messi a disposizione di alcuni detenuti. I quali avevano l’opportunità di comunicare con l’esterno. le schede sim erano intestate a persone fittizie, presumibilmente ignare di tutto. Gli investigatori hanno tenuto sotto controllo gli indagati per settimane. Poi è scattato il blitz con la notifica di nove misure cautelari.

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