Cosenza

Sabato 08 Febbraio 2025

I conti dell’Azienda sanitaria di Cosenza adesso tornano, sulle ombre del passato indagherà la Finanza

Dopo anni di disordine amministrativo, debiti inesistenti e bilanci rimasti nel limbo, l’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza compie un passo avanti nel percorso di risanamento. Il presidente della Regione e commissario ad acta per la sanità, Roberto Occhiuto, ha firmato il decreto di approvazione del bilancio d’esercizio 2018, uno dei rendiconti pregressi che l’ente era tenuto a formalizzare entro marzo. Il documento, adottato nei giorni scorsi dal direttore generale dell’Asp, Antonello Graziano, certifica una perdita di oltre 62,5 milioni di euro. Il via libera del Collegio sindacale ne conferma la natura straordinaria, resasi necessaria per sanare anni di criticità contabili. Il punto di ripartenza è il bilancio 2022, con l’obiettivo di ristabilire trasparenza e affidabilità nei conti, il primo approvato dopo un lungo lavoro di ricostruzione finanziaria. Gli anni precedenti, dal 2018 al 2021, erano rimasti senza un’approvazione formale, mentre quelli precedenti ancora erano finiti nel mirino della magistratura nell’ambito dell’inchiesta sul cosiddetto “Sistema Cosenza”. Ieri mattina, in conferenza stampa, Antonello Graziano ha illustrato le difficoltà affrontate per ricostruire la situazione finanziaria dell’ente, tra anomalie contabili e operazioni mai registrate correttamente, descrivendola una situazione finanziaria allarmante. «È stato un lavoro complesso e certosino – ha spiegato – che ha richiesto oltre due anni agli uffici finanziari». Nel dettaglio, il risanamento ha permesso di individuare numerose irregolarità: «Nei libri contabili erano riportati debiti e crediti inesistenti, che avevano reso inattendibili i bilanci. Il Fondo rischi risultava totalmente inaffidabile, mentre somme già pagate non erano state registrate nei sospesi di cassa». Tra le cifre più preoccupanti, Graziano ha evidenziato 43 milioni di euro di debiti verso il personale, che in realtà erano già stati saldati. A generare il caos, secondo il direttore generale, sarebbe stato l’accorpamento delle vecchie Asl, ma le responsabilità dovranno essere accertate dalla Guardia di Finanza, alla quale la direzione dell’Asp ha consegnato tutta la documentazione necessaria. Complessivamente, si parla di 52 milioni di euro di debiti fittizi e 10 milioni di crediti mai realmente esistiti. Questa discrepanza ha portato il commissario ad acta pro tempore a bocciare i bilanci 2015, 2016 e 2017. «Un’altra criticità, che ha portato anche a una procedura giudiziaria all’Asp, riguarda le anomalie nei numeri del Fondo rischi. L’unico dato considerato attendibile è quello del 2022, che ammonta a 101 milioni di euro circa, comprensivi anche delle somme già pagate negli anni». I numeri parlano chiaro e raccontano il collasso finanziario dell’Asp di Cosenza. I bilanci di previsione degli ultimi anni hanno registrato deficit assai pesanti. «Il bilancio 2020 si è chiuso con un deficit di 61 milioni di euro, quello del 2021 con un rosso di 59 milioni, mentre nel 2022 il disavanzo si è ridotto a 24 milioni. Tuttavia, su quest’ultimo esercizio, siamo riusciti ad intervenire e su alcune poste abbiamo chiuso in equilibrio», ha spiegato Graziano. Il quadro emerso dal lavoro di risanamento è quello di un’azienda schiacciata dal peso di anni di cattiva gestione. «Un’azienda che non è stata amministrata dalle macerie del passato», ha sottolineato il direttore generale. Eppure, grazie a un lavoro di ricostruzione contabile, la situazione è cambiata. «Siamo riusciti a intervenire su alcune voci di spesa riportando il bilancio in equilibrio e oggi la situazione oggi è radicalmente cambiata. Si diceva che l’Asp di Cosenza non avesse bilanci reali. Oggi esistono, sono certificati e il commissariamento della sanità calabrese potrebbe presto concludersi. Tutto questo era impensabile due anni fa».

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