Cosenza

Sabato 08 Febbraio 2025

Statua di Mancini, è scontro tra Comune di Cosenza e Fondazione

Uno scontro frontale. La Fondazione “Giacomo Mancini” annuncia ricorso al Tribunale civile contro il provvedimento con cui l’amministrazione municipale - per il tramite del dirigente di settore Giuseppe Bruno - annuncia i lavori di rimozione della statua dedicata all’ex ministro socialista e posta alla fine di corso Mazzini, di fronte alla sede comunale. Non solo: Pietro Mancini, figlio dell’ex segretario nazionale del Partito socialista italiano e il nipote, Giacomo junior, annunciano per oggi alle 11 una conferenza stampa proprio davanti all’opera scultorea. Il sindaco Franz caruso che nelle scorse settimane aveva comunicato alla Fondazione la volontà dell’Amministrazione di ricollocare l’opera in un altro luogo della città magari nella piazza cjhe è intitolata all’ex primo cittadino e ministro. Caruso chiedeva sul punto di avere indicazioni proprio dalla Fondazione. Il figlio e il nipote di Giaco0mo Mancini hanno risposto a musso duro definendo la mossa della giunta un «indecoroso sfratto». La reazione contraria si è pure concretizzata in un flash mobe organizzato sabato 18 gennaio proprio davanti alla statua. «Chiariremo» annunciano i Mancini in relazione all’incontro con la stampa previsto stamattina «i motivi reali dello sfratto, deciso dal sindaco pro-tempore». L’amministrazione municipale intende collocare in quell’area dell’isola pedonale destinata a Museo all’Aperto, delle sculture donate dalla famiglia Bilotti e destinate a completare il percorso artistico culturale che già in gran parte attraversa corso Mazzini. L’ultima parte è la sola nella quale non siano state ancora sistemate le opere destinate a rafforzare l’itinerario museale. In questo quadro, la statua dedicata a Giacomo Mancini apparirebbe - a parere del Comune - fuori contesto. L’opera rimane comunque di proprietà della Fondazione che l’ha fatta realizzare dallo scultore Sepe con il contributo economico volontario di molti cosentini. Cosa accadrà adesso? Fino alla sollecitata decisione del Tribunale bruzio, il manufatto non verrà spostato. Poi si procederà probabilmente alla rimozione. Ma cosa scrive Palazzo dei Bruzi nella ultima comunicazione inviata alla Fondazione. «Il Comune procederà alla traslazione della statua, a cura e a spese dell’Amministrazione, che il Comune, nel caso di mancata e urgente previa indicazione di Codesta Fondazione per un nuovo e concordato posizionamento». Insomma, con o senza la vostra collaborazione, la statua verrà trasferita. Tertium non datur.

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