Duplice omicidio Scorza-Hedhli a Cassano, il testimone è inattendibile:
scarcerato Francesco Faillace
Torna in libertà il principale sospettato del duplice omicidio Scorza-Hedhli. I giudici del tribunale del Riesame di Catanzaro hanno disposto l’immediata scarcerazione di Francesco Faillace. L’uomo è accusato dalla Dda di Catanzaro di essere l’esecutore materiale dell’omicidio di Maurizio Scorza e della sua compagna. Entrambi vennero trovati senza vita, a bordo di una Mercedes di grossa cilindrata, in una zona rurale di Castrovillari, la sera del 4 aprile 2022. L’ordine di scarcerazione è arrivato dopo l’annullamento con rinvio della Cassazione. I supremi giudici, nei giorni scorsi, hanno accolto il ricorso degli avvocati Enzo Belvedere e Leone Fonte che curano la difesa di Faillace. I quell’occasione erano stati sollevati una serie di dubbi sulla credibilità del testimone di giustizia Paolo Cantore, meccanico di Cassano e principale accusatore di Faillace. Un colpo di scena, quindi, nel controverso caso dell'omicidio di Maurizio Scorza e Hanene Hedhli. I loro corpi sono stati rinvenuti in condizioni agghiaccianti, con il corpo di Scorza nel bagagliaio della sua auto accanto a un agnello sgozzato e il cadavere della compagna, crivellato di colpi, sul sedile anteriore. La scena del crimine venne inquadrata dagli inquirenti come una chiara esecuzione mafiosa. La strategia difensiva di Faillace si è concentrata sulla personalità di Cantore, che inizialmente era considerato un sospettato, ma che nel frattempo aveva visto la sua posizione archiviata. Gli avvocati di Faillace, Enzo Belvedere e Leone Fonte, hanno messo in evidenza «come Cantore abbia fornito tre versioni diverse sui presunti colpevoli, suggerendo che le sue dichiarazioni fossero finalizzate a distogliere l'attenzione dalle sue possibili responsabilità. Le telecamere di sorveglianza avevano infatti ripreso Cantore nei pressi della scena del delitto, rendendo le sue affermazioni ancora più controverse». In una nota ufficiale, la difesa ha commentato: «Nonostante le affermazioni dei pubblici ministeri Reillo e Novelli riguardo a un quadro indiziario mutato, il Riesame ha accolto le istanze della difesa, annullando l'arresto di Faillace per assenza di gravità indiziaria»