Narcotraffico nella Sibaritide, processo “Athena”: inflitti centosettant’anni di carcere
Quarantasei condanne e dodici assoluzioni. È questa l’estrema sintesi della sentenza, emessa dal gup del tribunale di Catanzaro Gilda Romano, al termine del processo di primo grado, col rito abbreviato, istruito dall’inchiesta, denominata Athena, della Dda. L'inchiesta ha messo un’articolata associazione a delinquere di stampo mafioso dedita al narcotraffico, alle estorsioni e ad altri reati finalizzati a sostenere le cosche di ’ndrangheta della Piana di Sibari. L'impianto accusatorio ha mostrato la sua efficacia. L’architettura complessiva ha mostrato la sua stabilità con 46 condanne e 12 assoluzioni. Tra i condannati spiccano nomi noti del crimine organizzato, come Nicola Abbruzzese, alias "Semiasse", e Leonardo Abbruzzese, detto "Nino", entrambi ritenuti presunti "reggenti" del clan degli zingari di Cassano Ionio. Tra le condanne più alte spiccano quelle a vent’anni di Nicola e Leonardo Abbruzzese. A seguire Pasquale Forastefano, attuale capo dell'omonima cosca, che è stato condannato a otto anni. Tra le assoluzioni quella di Antonio Abbruzzese, figlio di Giovanni Abbruzzese, e Marco Abbruzzese, alias "lo struzzo". La sentenza non ha risparmiato i collaboratori di giustizia Ivan Barone e Gianluca Maestri, accusati di tentata estorsione ai danni di un imprenditore di Montalto Uffugo. Le difese degli imputati hanno già annunciato l'intenzione di appellare la sentenza di primo grado, una volta lette le motivazioni.
L’esito della sentenza
Antonio Abbruzzese: assolto; Cosimo Abbruzzese alias “Cocò”: 6 mesi e 20 giorni di reclusione; Francesca Abbruzzese: 8 mesi; Francesco Abbruzzese alias “Cicciotto”: 9 anni e 2 mesi di reclusione; Luigi Abbruzzese: 13 anni e 8 mesi; Luigi Abbruzzese a lias “Pikachu”: 2 anni, Leonardo Abbruzzese detto Nino alias “castellino”: 20 anni; Marco Abbruzzese alias “u palumm”: assolto; Marco Abbruzzese alias “struzzo”: assolto; Nicola ABBruzzese alias “semiasse”: 20 anni; Rocco Abbruzzese alias “zurrune”: 11 anni, 6 mesi e 20; Ivan Abbruzzese: assolto; Gianfranco Arcidiacono: 4 anni; Gianfranco Arleo: 2 anni, 11 mesi e 16 giorni; Ivan Barone: un anno, 2 giorni e 13 giorni; Maurizio Belmonte: 4 anni, 9 mesi e 10 giorni; Stefano Bevilacqua: assolto; Jacek Boguslawski: 2 anni, 2 mesi e 20 giorni; Pasquale Caruso alias “u pacc”: un anno, un mese e 10 giorni; Alessandro Cerchiara alias “’u chimico”: 10 anni, 8 mesi e 20 giorni; Erminia Cerchiara: 8 anni; Mario Cerchiara: assolto; Maria Stella Campana: assolta; Claudio Cosentino: 5 anni; Davide Giuseppe Di Gioia: 6 mesi; Michele Di Puppo: 3 anni, 10 mesi e 20 giorni; Raffaele Donadio: 5 anni; Francesco Faillace: 7 anni; Maurizio Falbo alias “naso stuort” o “trapanaridd”: 13 anni, 4 mesi e 20 giorni; Danilo Ferraro, alias “cidruzzo”: assolto; Carmelo Domenico Fimognari: due anni; Alessandro Forastefano: assolto; Pasquale Forastefano: 8 anni, 3 mesi e 10 giorni; Osvaldo Gallo: 2 anni, 2 mesi e 20 giorni; Antonio Genisi: due anni e 4 mesi; Elvira Genisi: 6 anni e 6 mesi, Francesco Graniti alias “nips”: 6 mesi; Amjad Iqbal detto Mustafà: 4 anni, 4 mesi e 20 giorni; Francesco Laino: assolto; Giuseppe Laino: assolto; Giuseppe Salvatore Lauria: assolto; Albino Macario: 4 mesi; Domenico Madio alias “pilu iancu”: 14 anni e 2 mesi; Gianluca Maestri: un anno, 8 mesi e 13 giorni; Maria Rosaria Maestri: 4 anni; Sandro Maestro 2 anni e 8 mesi; Carlo Malomo: 2 anni e 2 mesi; Salvatore Manieri alias “scià scià”: 8 anni; Carmine Mastrota: 4 mesi; Roberto Olibano Junior: 10 anni, 2 mesi e 20; Giovanni Pagliaro: 9 anni e 6 mesi; Antonio Pisciotti: 9 anni, 2 mesi e 20 giorni; Domenico Pisciotti alias “u liune”: 10 anni, 6 mesi e 20 giorni; Gennaro Presta: 9 anni e 2 mesi; Giuseppe Rinaldi: 11 anni, 6 mesi e 20 giorni; Lorenzo Pietro Selvaggi: 2 anni; Giuseppe Sirimarco: 4 mesi; Emmanuel Stamato: 2 anni e 4 mesi.