
È l’ultimo di una serie di episodi simili quello del presunto avvelenamento di due cani (si tratta presumibilmente di due randagi) registratosi ieri mattina in città. Altre bestiole sono state trovate morte nelle scorse settimane
A seguito della segnalazione di alcuni cittadini, il Comune ha, infatti, immediatamente attivato il settore della Polizia Locale e quello “Ambiente ed Energia”, di concerto con il competente servizio dell'Azienda Sanitaria, al fine di accertare la fondatezza di quanto avvenuto e, quindi, di verificare le cause della morte di due animali a quattro zampe (di cui un cucciolo, in località Schiavonea).
Le verifiche stanno accertando anche se si tratta di casi unici o se da qui a qualche ora si possano registrare ulteriori casi nell'area urbana.
Il cane, che universalmente è ritenuto il migliore amico dell’uomo, da questi – in modo davvero inconcepibile – viene ucciso con tale crudeltà atroce che sempre più spesso si attanaglia nel territorio.
Un triste fenomeno che – lo vogliamo ricordare – il codice penale condanna, stabilendo la pena della reclusione che va da quattro mesi a due anni «per chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale».
Seppure si è ancora in una fase preliminare – viene precisato in una nota del Comune – «qualora dovesse essere accertato che il decesso sia stato provocato, si tratterebbe di un atto di crudeltà inaccettabile nei confronti degli animali e dell'intera comunità; un episodio che l'Amministrazione comunale non intende far passare sotto silenzio e per il quale procederà a mettere in campo tutte le attività necessarie per l'accertamento dei fatti e l'individuazione degli autori di un gesto che sarebbe ignobile e non rispecchia la sensibilità e l'attenzione della comunità».
Il Sindaco e l'Esecutivo municipale stanno seguendo la vicenda e comunicheranno gli esiti degli accertamenti, oltre che alle autorità competenti, alla stessa comunità locale.
Vi è da dire, intanto, che hanno preso avvio le attività di “chippatura” presso l'ambulatorio veterinario situato in contrada Boscarello del borgo marinaro di Schiavonea, realizzato all'interno di una struttura confiscata alla criminalità organizzata.

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