Ha sollevato giuste perplessità e preoccupazioni la notizia circa la presenza di amianto, più del previsto, nelle ciminiere dell’ormai dismessa Centrale Termoelettrica in località Cutura-Sant’Irene, per le quali è stato avviato l’intervento di demolizione. La notizia è stata resa pubblica dal segretario comprensoriale della Cgil Tirreno Sibaritide Pollino Andrea Ferrone ed oggi ripresa anche da Giuseppe Campana, coordinatore regionale di Europa Verde-Verdi/Avs che chiede chiarezza ad Enel su i suoi progetti sull’impianto di S. Irene. Intanto non si è fatta attendere la risposta proprio della società per l’energia elettrica che ha ritenuto opportuno precisare i termini dello stop del cantiere. Intanto si chiarisce che Enel «grazie alla grande attenzione dell’azienda ai temi ambientali e al pieno rispetto delle vigenti norme in materia salute sicurezza e ambiente, dopo le analisi preventive, risultate negative, durante la preparazione dei lavori sono state effettuate ulteriori analisi che hanno rilevato la presenza di amianto in alcuni cordoni della ciminiera da dismettere». L’azienda ha, quindi, tempestivamente disposto la temporanea sospensione delle attività di demolizione per effettuare ulteriori approfondite analisi dei materiali.