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Momenti di tensione nel pronto soccorso del Giannettasio di Rossano

La struttura ospedaliera è andata in crisi per l’arrivo di un numero elevato di pazienti

Non si attenua la pressione di pazienti sul pronto soccorso del Giannettasio dello spoke di Corigliano Rossano che manda in affanno la stessa organizzazione mentre medici ed infermieri sono sfiniti e completamente sotto stress rivolgendosi con imbarazzo, ma anche con toni non del tutto moderati verso coloro che, di fronte alle situazioni che si stanno presentando in questi giorni ed anche l’altro ieri, non intervengono con soluzioni appropriate, anziché reperire e riempire di barelle sale di attesa e di osservazione.
In effetti, la tensione, secondo quanto emerso anche dalle reazioni di numerosi familiari di pazienti che affollavano la sala di attesa, ad un certo punto sarebbe salita ulteriormente di fonte ai continui arrivi di pazienti con ambulanze e con mezzi propri.
E da parte di alcuni del personale, pressati da pazienti e familiari avrebbero, sollevato obiezioni proprio sui continui invii in pronto soccorso di barelle di fortuna, intasando le sale e creando problemi anche per l’assistenza ai malati che da giorni occupano in ogni ordine di posti e con barelle, appunto recuperate, le sale di osservazione, in attesa che si liberi un letto nei reparti di ricovero.
Un luogo, quello del pronto soccorso del “Nicola Giannettasio”, che spesso, è teatro di contrasti anche tra pazienti o familiari, come, secondo quanto trapelato di recente, per uno dei tanti episodi che si sarebbero verificati.
E spesso, per attenuare o sedare le discussioni, quando i toni diventano eccessivi, è costretto ad intervenire il personale in servizio. E in uno dei casi avvenuto nella scorsa settimana sembra che in seguito alla controversia intervenuta tra attori opposti di un incidente stradale, giunti in pronto soccorso per le cure del caso, sia intervenuto qualcuno del personale per sedare gli animi verso cui si sarebbe scagliato uno dei contendenti procurando allarme e paura nel soggetto che si era prodigato per riportare la calma.
Insomma sono in molte le persone, familiari e pazienti, che, spinte dal semplice diritto di essere curati nell’apposito reparto di cui necessitano, sollecitano, forse anche con un pizzico di ingenuità, chi di competenza di attivare qualche posto in più nei reparti, anziché riempire con barelle di fortuna le sale del pronto soccorso che procurano ulteriori danni ai malati ed al personale sanitario, infermieristico e socio-sanitario. Una situazione ormai al limite della governabilità

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