Il dibattito nel consiglio comunale di question time dello scorso lunedì relativamente all’acquisto di immobili, non ha soddisfatto la consigliera comunale Pasqualina Straface, nelle vesti di interrogante, che ritorna sull’argomento ribadendo nuovamente l’ipotesi di irregolarità nella valutazione degli immobili. La Straface, infatti, dopo la sua interrogazione e la risposta del sindaco Stasi, torna a chiedere «se esiste o meno la prescritta perizia giurata redatta da un valutatore qualificato che attesti il valore di mercato del bene e la conformità edilizia ed urbanistica? Ed è vero che nell’ipotesi di questa eventuale violazione, sarebbe a rischio lo stesso finanziamento? Ci sono indagini in corso? Ed è vero che un dirigente comunale ha disconosciuto la propria firma su quegli atti?». Anche nel comunicato successivo al consiglio comunale evidenzia che «sulla base di quanto riscontrato a seguito del nostro accesso agli atti dei mesi scorsi, abbiamo ribadito che non risulta alcuna perizia per come richiesto dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (MIT) ma solo una attestazione sulla congruità dei costi di acquisto sottoscritta da un geometra che, a differenza dell’ancora più grave replica insoddisfacente data dal sindaco in assise, essendo egli già RUP dei Pinqua non può essere anche valutatore qualificato per lo stesso finanziamento, perché in tal caso verrebbe compromesso il principio di terzietà e di trasparenza». Inoltre, la consigliera Straface, così come si era espressa nella sua replica, ritenendo insoddisfacente la risposta del sindaco sindaco, così incalza: «Senza contare che è stata fatta, per come prescritto, una valutazione precisa immobile per immobile ma si è dato un prezzo medio di 350 euro al mq, uguale sia per immobili fatiscenti che di pregio e che sarebbe stata disconosciuta la propria firma in atti da parte di un dirigente comunale».