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È un grido d’allarme quello che si alza dalla frazione di Cantinella, dove la comunità scolastica dell'Istituto Don Bosco, insieme ai residenti, si trova a fare i conti con una situazione di degrado senza precedenti. Strade ridotte a un colabrodo, seguite da odori insopportabili provenienti da fognature che, a giorni alterni, tracimano da pozzi e tombini. Un vero e proprio film dell’orrore che costringe le famiglie e i giovani studenti a una gincana pericolosa tra voragini e rifiuti. La denuncia è stata portata avanti dai Giovani del Movimento del Territorio, capitanati dalla consigliera comunale Pasqualina Straface, che mettono in luce «un'emergenza che travalica il semplice disagio quotidiano, tracciando un quadro che sfocia in un vero e proprio stato di emergenza igienico-sanitaria». «È inaccettabile vivere in queste condizioni. I mezzi di soccorso non possono neanche percorrere queste strade», scrivono i giovani attivisti, evidenziando «la gravità di una situazione che, secondo le loro parole, rende la frazione di Cantinella un’area abbandonata e dimenticata. Quella che doveva essere una comunità vibrante si trasforma così in un sordido esempio di indifferenza e di incuria da parte delle istituzioni». Nonostante le centinaia di segnalazioni effettuate negli ultimi anni, i cittadini di Cantinella si sono trovati di fronte a un muro di silenzio e assenza di soluzioni concrete. La frustrazione è palpabile: «Siamo lasciati al nostro destino, nel degrado e nella disattenzione totale», dichiarano i residenti, con toni di esasperazione che non lasciano spazio a interpretazioni». In un clima di crescente insoddisfazione, il Movimento chiede un intervento immediato da parte dell’Amministrazione Comunale e degli uffici competenti, invocando anche l'intervento del Prefetto di Cosenza e delle Forze dell'Ordine. «Non si tratta solo di un appello all’azione, ma di una chiamata alla responsabilità nei confronti di un'intera comunità, i cui diritti fondamentali di sicurezza e salute sono costantemente calpestati».
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