Vittime...digitali. Ritrovatesi loro malgrado in rete in scabrosi contesti. Quello che sta accadendo ad Acri nelle ultime ore sta sconvolgendo un’intera comunità. Shock e incredulità di intere famiglie di fronte ad eventi che mai ci si sarebbe immaginati. Eventi che hanno coinvolto interi nuclei parentali. Oltre 200 minori sembrerebbero essere vittime di manipolazione digitale a sfondo sessuale, per mano di altri minori, coetanei, compagni di scuola. Tutto questo attraverso la tecnica del deepfake fondata sull'intelligenza artificiale, usata per combinare, modificare, sovrapporre immagini e video rendendo il nuovo contenuto realistico. Circa 1200 le immagini modificate attraverso il software dell’ intelligenza artificiale con i volti di ragazzi e ragazze inconsapevolmente coinvolti. Immagini successivamente divulgate in rete attraverso i diversi social. Ad accorgersi di tutto, per puro caso, il genitore di una delle vittime di deepfake che in rete si sarebbe trovato difronte ad un’immagine modificata con il volto della propria figlia. Immediata la denuncia alle autorità competenti a cui hanno fatto seguito decine di altri esposti presentate dai familiari di tutti minori coinvolti. I numeri fanno impressione. E i carabinieri, con i loro nuclei specializzati nel settore informatico, stanno cercando di scoprire chi abbia fatto finire ragazzini e ragazzine adolescenti dentro il tritacarne dell’uso scellerato e improprio, della tecnologia. «Quanto sta emergendo nelle ultime ore rappresenta un fatto gravissimo» ha commentato il sindaco Pino Capalbo che ha poi aggiunto: «è giusto che chi avrebbe commesso un tale reato venga scoperto e sanzionato». Maggiori dettagli sull'edizione cartacea di domani